San Giuseppe Vesuviano - ”I ticket per le prestazioni sanitarie vanno pagati agli uffici postali e non più presso la struttura erogante le prestazioni”. La trovata del Distretto 77 di San Giuseppe Vesuviano, della Asla Na 4, continua a non piacere agli utenti, che oltre agli evidenti disagi, contestano tempi e modi di applicazione di questa nuova disposizione. E sono sempre in attesa dell’entrata in funzione dei ticketometri automatici, come avviene già da tempo altrove. Gli utenti che si recano presso il poliambulatorio di Ottaviano con una prescrizione medica per una visita specialistica sono deviati presso gli uffici postali, dove dovranno compilare un bollettino, con tanto di conto corrente (il 36612802) intestato alla Asl Na 4, includervi la causale, l’importo, solitamente 18,59 euro, aggiungervi il loro nome, cognome ed indirizzo e, poi, pazientemente attendere la fila allo sportello. Dopo di che potranno di nuovo raggiungere il poliambulatorio dove, dopo un’ulteriore estenuante attesa, finalmente, forse, ricevere la prestazione medica prescrittagli.
“E’ una disposizione ridicola -spiega Azione Civile-Gev, l’associazione di difesa dei cittadini e dei malati - ve l’immaginate persone anziane, bisognose di cure, costrette a recarsi ad un’altro ufficio, che non c’entra nulla con il loro bisogno immediato, che è quello del diritto alla salute, prima di essere assistite? Oppure persone sole? Questa decisione costringe gli accampagnatori ad ulteriori perdite di tempo e a file estenuanti in una stagione particolarmente calda”.
“E’ una decisione affrettata -aggiunge Azione Civile-Gev - se proprio si voleva rinunciare al servizio di pagamento dei ticket presso il poliambulatorio, allora bisognava prima dotare la struttura delle ticketterie automatiche, come già da anni avviene in altre Asl, anche campane. Ciò avrebbe evitato anche di creare una sorta di vantaggio per le strutture private, convenzione col sistema sanitario nazione, dove il ticket continua a pagarsi ove si erogano le prestazioni”.
Anche su questo ci sarà, quindi da fare chiarezza, è per questo che Azione Civile-Gev denuncerà la vicenda all’assessorato competente presso la Regione e ricorrerà al tribunale dei diritti del malato.
Giuseppe Scudieri