Napoli - Bisogna dirlo chiaramente: il centrosinistra, quello che da quasi quindici anni governa le maggiori istituzioni della Campania, è inaffidabile”. E’ quanto scrive Ermanno Russo, consigliere regionale di Forza Italia-Pdl e presidente della Commissione speciale di controllo sulle Politiche giovanili, disagio sociale e occupazione, nella rubrica “In fondo, in fondo” del suo sito internet.

Il consigliere regionale azzurro spiega: “Sorprende assistere ancora oggi a questa ondata di questuanti, una vera e propria processione di assessori regionali e amministratori del centrosinistra, che invoca disperatamente l’aiuto del Governo, pur avendo alle spalle una stagione fallimentare dal punto di vista sia politico che gestionale. In questo senso – precisa Russo – sono sbagliate e strategicamente discutibili, quando risultano essere avulse dalla linea politica della dirigenza locale del Pdl, le puntatine di ministri e sottosegretari qui a Napoli ed in Campania. Esse sono deleterie in quanto non tengono conto di quel dato comunemente acclarato che ritrae il fallimento del centrosinistra campano, inadatto a mettere in campo progetti di sviluppo e a sfruttare con profitto risorse nell’interesse dei territori amministrati”.

Di qui il consigliere regionale aggiunge: “A cosa serve dare credito agli amministratori regionali della sinistra? A cosa serve relazionarsi con essi, se si conoscono bene le abitudini e, soprattutto, l’inettitudine? Francamente, appare essere questa la vera discrasia del contingente rapporto fra alcuni ministri e i protagonisti del tonfo campano”.

“La penseremmo diversamente, invece, se tali visite da parte di esponenti governativi – conclude Russo – fossero state dapprima concordate e poi realizzate lavorando gomito a gomito con gli esponenti campani del Popolo della libertà. Avrebbero avuto, in questo caso, un significato politico preciso ed apprezzabile sotto il profilo strategico. Avrebbero voluto dire che la sinistra ha fallito e che si viene qui a suggerirle come fare per riportare in alto i territori, contribuendo allo sviluppo anche dall’opposizione. Non ci sarebbe stato nulla di male, a nostro avviso. Perché nella trincea dell’aula, nelle assemblee elettive dove si decide il futuro della regione, il Pdl c’è ed è combattivo. Fa opposizione ma di quelle costruttive, che propongono e non distruggono. Insomma, il Pdl campano si candida a governare i territori e i processi di sviluppo e ha ricette da vendere, cosa che invece non si può dire del centrosinistra”.