San Giuseppe Vesuviano - Clima rovente tra comando vigili e ufficio ecologia del Comune. Il 4 giugno il comando vigili invia una relazione al dirigente dell’ufficio tecnico e per cononoscenza al sindaco e all’assessore all’ambiente. Si segnala che quando il sistema rifiuti va in blocco la ditta appaltatrice non preleva i rifiuti, che diventano in pochi giorni cumuli pericolosi per la salute e per la viabilità. Viene inoltre fatto notare che il secco non viene prelevato nei giorni stabiliti, medicinali e pile non sono mai stati ritirati nonostante il posizionamento dei contenitori, le campane del vetro non vengono svuotate con regolarità e i cittadini depositano il materiale per terra, gli ingombranti non sono mai stati ritirati, i cartoni restano a terra per giorni e spesso vengono ritirati insieme ad altri materiali vanificando il lavoro dei cittadini, infine, lo spazzamento è praticato quotidianamente solo per il centro. Capitolo a parte la distribuzione dei sacchetti che non avviene da mesi.
L’ufficio ecologia, con una nota a firma del dottore Scopa risponde il 24 giugno, va premesso che lo stesso dirige l’ufficio solo da gennaio 2008, che in meno di 40 giorni ha presentato il piano per la differenziata al commissariato emergenza rifiuti, il quale lo ha definito fra i migliori, che il suddetto piano è stato tenuto nel cassetto dall’amministrazione fino a giugno 2008, quando il consiglio comunale lo ha votato con un cenno della testa, fermo restando di riporlo nel cassetto in attesa dei fondi necessari per fare l’isola ecologica ed aggiornare il sistema del porta a porta.
La risposta, però, lascia perplessi nei contenuti. “Il secco non viene ritirato a causa dell’emergenza rifiuti” - dice Scopa, anche se tutti sanno che nel secco finiscono tonnellate di indifferenziato ritirato principalmente dalle vie del centro per ovvi motivi di opportunitità dell’amministrazione. Per pile, farmaci ed ingombranti la risposta è “stiamo definindo l’iter burocratico con le ditte specializzate essendo questi rifiuti speciali che non possono essere trattati come RSU “. Incredibile! Significa che a marzo 2006 quando partì la raccolta differenziata nessuno aveva previsto di fare questi contratti? Per il vetro l’ufficio ecologia nega che vi sia disservizio, forse nessuno passa vicino alla campana posta in piazza Elena D’Aosta, é nota la montagna di bottiglie abbandonate fuori dal contenitore perchè perennemente pieno.
Sorge qualche dubbio che si possa fare una seria raccolta del vetro con solo cinque campane su tutto il territorio comunale, solo da qualche settimana ne sono state aggiunte altre quattro. Per i cartoni si chiede di verificare gli atti della ditta per notare l’enorme quantitativo raccolto, si addebita alla scarsa collaborazione dei cittadini eventuali disservizi. Sull’argomento cartoni vanno fatti dei distingui: è il prodotto maggiormente differenziato, circa un milione di kili nel 2007, solo che é prelevato principalmente presso le attività commerciali e non presso i cittadini, ignorando che i cartoni per i grossisti sono rifiuti speciali e quindi da smaltire privatamente, come le batterie per gli elettrauti e le gomme per i gommisti, mentre le scatole prodotte dai cittadini sono rifiuti assimilati ai RSU e quindi di pertinenza del Comune. Resta un mistero del perchè il Comune si fa carico dei cartoni e non degli stracci prodotti dalle fabbrichette.
Chiude la relazione l’ufficio ecologia ricordando che se mancano le buste è solo perchè è stato cambiato il colore ed il formato, ma al più presto il servizio sarà riavviato. Non specifica in cosa sono impegnati i sei giovani del servizio civico che svolgevano questo compito. Infine richiama fortemente il corpo dei vigili urbani a collaborare, al fine di punire severamente i cittadini che non rispettano il calendario dei rifiuti.
Mimmo Russo