San Giuseppe Vesuviano -“Abbiamo il dovere di snidare i pali in proprietà privata. L’ufficio tecnico insieme alla Polizia locale faccia questa verifica”, ha detto il sindaco. Ecco la geografia dei pali. Foto 1, Cortile Lucrezio è una traversa di via Scopari che, attraverso un giro tortuoso, entra nel Villaggio Vesuvio. Il punto luce fotografato è piegato sull’uscio di una casa privata. Sarà stato il vento?
Foto 2 e 3, via Martiri di Nassyria o per i più anziani via Nuova Poggiomarino, all’altezza del civico 218 vi è un varco a sinistra che accede ad un fabbricato mentre a destra vi è un altro varco che accede a dei fondi privati. Bisogna notare che qualche kilometro più a valle questa strada incrocia via Piano del Principe su un lungo rettilineo e l’incrocio non è neanche segnalato tanto che è invisibile anche di giorno.
Foto 4, vico Dell’Olmo. Questa strada ha una storia travagliata, di proprietà della Curia Vescovile di Nola in quanto appendice della Cappella in via Aielli, subì prima l’attacco di un irruente residente che sdradicò il cancello in via Passanti per poter passare con i suoi camion, poi gli altri condomini fecero causa alla Curia per avere il diritto di passaggio, causa vinta per usucapione, ed infine il Comune accontentò tutti asfaltando e ponendo alcuni punti luce.
Potremmo continuare all’infinito visto che nel periodo 2004/2010 sarebbero stati seminati sul nostro territorio oltre 800 pali, tanto da rendere l’impianto della P.I. obsoleto ed inservibile da giustificare una gara da 700.000 euro all’anno per i prossimi 20/25 anni. E inoltre nel medesino periodo l’amministrazione ha allargato la toponomastica comunale ad oltre 130 spezzoni di strada che nella quasi totalità finiscono contro una proprietà privata.
Sull’argomento la dottoressa Dora Franzese, capogruppo del Pd in consiglio comunale, ci dice:”Portare la P.I. a tutti i cittadini è un’obbligo per una sana amministrazione, dovrebbe essere una priorità specialmente sul fronte della sicurezza pubblica e su quello della prevenzione dei reati. Purtroppo a San Giuseppe Ves. si è usato questo metodo solo per fare clientela elettorale e gonfiare la spesa fino al collasso del bilancio, oggi ci troviamo a dover sanare una cattiva gestione dell’amministrazione Ambrosio indebitando le future generazione per oltre 700.000 euro all’anno, quando si poteva pianificare in consiglio comunale con il contributo di tutte le forze in campo senza dover ricorrere ad artifizi contabili. Ma forse poi qualcuno non avrebbe potuto barattare un diritto per piacere”.
Chi ha fatto installare tuti questi pali? Un fatto è certo il Comune vede lievitare la bolletta della pubblica illuminazione da euro 641.000 del 2007 agli oltre 800.000 euro del 2009 ultimo dato conosciuto e nessuno degli assessori al bilancio o consiglieri di maggioranza si domandano cosa stia succedendo.
Mimmo Russo