San Giuseppe Vesuviano - Come da consuetudine e malcostume inizio dei lavori con un’ora di ritardo. Minoranza presente al gran completo anche perchè le tre mozioni messe all’ordine del giorno erano state tutte presentate dal Pdl nel consiglio comunale del’11 ottobre. All’appello sono presenti 12 consiglieri di maggioranza e 6 di opposizione, nell’emiciclo si siedono 6 assessori, manca Gianni Giugliano. La seduta può cominciare.
Apre le danze un iperattivo Ambrosio (Pdl), che fino alle 2,00 del mattino successivo, interverrà su tutti gli argomenti con carte alla mano e precisione di dati. Il suo primo intervento è sui verbali della seduta precedente e coglie l’occasione per presentare una relazione di ben 7 punti sulla relazione dei revisori dei conti, punta il dito contro la gestione della segreteria generale sulla consegna degli atti ai consiglieri comunali. A proposito di segretario generale va ricordato che questo è uno dei consigli meno pubblicizzati della consiliatura: i consiglieri sono stati convocati venerdì 6 novembre verso mezzogiorno ovvero a comune quasi chiuso,il sito internet del comune è stato aggiornato sabato 7 novembre e i manifesti sono stati affissi nella prima mattinata di lunedì. Complimenti al nuovo segretario generale è già entrato in sintonia con l’amministrazione Ambrosio circa la trasparenza degli atti amministrativi.
Miranda (Pdl) entra nel vivo della discussione relazionando il 2° capo all’o.d.g. : “Istituzione di una commissione di studio sul F.T.T. (Finanziamento Tramite Terzi) per l’appalto di messa a norma e riqualificazione della Pubblica Illuminazione”. Miranda illustra che il progetto a firma dell’arch. Giaccio è ottimo ma che vanno cambiate le linee guida e che vi sono dei costi aggiuntivi caricati non previsti dalla delibera 79 del 2008 che ha istuito la procedura pari ad oltre 50.000 euro all’anno. La replica è del sindaco, anche se ci si sarebbe aspettato un intervento dell’assessore al ramo, che dopo una polemica sulla mancata gratitudine da parte della minoranza sulla partecipazione della maggioranza al cosiglio, dice senza preamboli:”La vostra proposta non ha ne capo ne piedi. La commissione di studio non serve. I soldi sono quelli spesi attualmente, noi siamo contro anche perchè è tardi,l’ufficio tecnico è avanti nell’iter procedurale della gara”.
Dalle 21,55 alle 23,20 vi sono 15 interventi sulla mozione che invece di parlare delle responsabilità che hanno reso l’impianto della P.I. “obsoleto” si sono azzuffati sul perchè e percome la delibera 79 del 2008 sia passata in commissione lavori pubblici proprio il giorno in cui il consigliere Gennaro Ambrosio era assente e Francesco Duraccio era presente in modo da garantire il numero legale. Fra questi interventi spicca Dora Franzese (Pd). “Come consigliere comunale posso solo dire che la commissione di studio può apportare un contributo alla materia, mentre sul piano tecnico mi astengo da ogni opinione visto che l’argomento è prettamente tecnico”. E Vincenzo Catapano (Pdl) che fa notare “I costi sono lievitati perchè si è usato l’impianto di P.I. a fini elettorali, ci sono molti punti luce in aree private. La commissione serve a verificare quanti pali sono su suolo privato”.
La replica del sindaco su questa pesante accusa è un capolavoro:”Io non sono a conoscenza di pali su proprietà privata, ma non credo che questi pali possano influenzare la spesa (dal 2004 al 2010 sono stati seminati sul nostro territorio circa 800 pali, ndr) l’ufficio tecnico insieme alla Polizia locale faccia questa verifica, abbiamo il dovere di snidare i pali nelle proprietà private”. Certo un sindaco che durante la campagna elettorale del 2007 arringava la folla ironizzando sulla mancata conoscenza da parte del sen. Luigi Bobbio di cortile Cicchetti e poi oggi dice di non conoscere se ci sono pali in proprietà private lascia perplessi. La mozione viene respinta 11 a 6 .
Si passa al 3° capo all’o.d.g. “Istituzione di una commissione di indagine su un presunto debito fuori bilancio contratto dall’Amministrazione nei confronti della Ditta Reale Costruzioni”. Relaziona Catapano e ricorda che il debito avanzato dalla Reale Costruzioni è figlio della colata di asfalto che inondò il nostro paese fra il 2006 e il 2007 in occasione delle comunali, periodo in cui furono asfaltati molti cortili privati ancora oggi visibili. Oggi la pratica è bloccata e tutti gli atti sono scomparsi, secretati. La cosa strana, secondo Catapano, è che l’ufficio tecnico stia per dare il lavoro di ristrutturazione del muro perimetrale della scuola San Leonardo in somma urgenza, e quindi a trattativa privata, proprio alla Reale. Sull’argomento risponde il sindaco:”Sul debito fuori bilancio il capo ufficio tecnico arch. Giaccio ha istruito la pratica ed abbiamo scoperto che le firme su alcuni documenti, secondo i funzionari, sono false. Ho mandato tutta la pratica alla Procura della Repubblica di Nola e ho secretato gli atti perchè c’è un indagine in corso”.
A questo punto Catapano insiste fortemente sul proprio diritto di consigliere comunale a poter accedere a tutti gli atti del Comune. Chiede che il funzionario responsabile della somma urgenza (il muro della scuola di San Leonardo,ndr), presente in sala, relazioni su chi sia il beneficiario dell’appalto da euro 180.000 a trattativa privata. Il presidente Randaccio prontamente suggerito dal sindaco oppone:”Faccia una richiesta per iscritto e sarà risposto la prossima volta”. Catapano chiede l’intervento del segretario generale che però tace. La tensione viene stemperata dallo stesso Catapano che rinuncia ad ascoltare il funzionario ma avverte che provvederà ad informare il prefetto di Napoli dell’accaduto. Si passa alla votazione che si svolge con i consiglieri seduti dentro e fuori l’emiciclo nell’indifferenza generale. Risultato: 11 no, 1 astenuto, 5 si.
Sono oramai le 01,31 quando il presidente passa al 4° capo all’o.d.g. “Mozione per la pubblicazione sul sito internet di delibere e determine”, relaziona il consigliere Vincenzo Ugliano (Pdl). Al consiglio comunale risponde il vice segretario dott. Pasquale Boccia:”In ottemperanza alla Legge dal 01/01/2011 pubblicheremo sul sito del Comune tutte le delibere e determine per 15 giorni in un’albo pretorio virtuale perchè quello cartaceo andrà soppresso”. Si propone di votare la mozione all’unanimità visto che la macchina amministrativa è già in moto. In realtà è un bluff perchè tutto l’archivio resterà cartaceo e non sarà consultabile dalla rete e poi gli atti pubblicati resteranno on line solo 15 giorni, dopodichè finiranno nell’oblio e per consultarli servirà … un valido e fondato motivo giuridico … o un santo in paradiso.
Alle 01,44 decidono di invertire l’o.d.g. saltando il capo 5 Risposte ed Interrogazioni e si passa direttamente al vero motivo che ha trattenuto incollati alle sedie in silenzio gli 11 sostenitori della maggioranza I Debiti Fuori Bilancio. Sono solo 5 le sentenze che vengono votate ad un ritmo vertiginoso, forse senza neanche rendersi conto che buona parte dei consiglieri di maggioranza era oramai fuori dall’emiciclo. Ma si sa per la presidenza Randaccio le regole a volte si interpretano e a volte si applicano.
Tutto finisce alle 02,00 di martedì 9 novembre 2010, tante le energie spese da parte dell’opposizione per cercare di squarciare le tenebre che avvolgono la casa comune dei sangiuseppesi, pochi, quasi inesistenti i risultati. Per ora.
Mimmo Russo