Terzigno - In quattro si sono asserragliati sul tetto del Comune di Terzigno per protestare contro lo sversamento di rifiuti nella discarica Ex Sari. Da subito hanno ricevuto la solidarietà di centinaia di concittadini accorsi nel cortile della casa comunale per sostenere il loro gesto da ultima spiaggia. I loro nomi sono: Pietro Avino, Tommaso Avino, Patrizio Aquino, Camillo Giugliano, tutti residenti a Terzigno che hanno avversato la discarica fin dal 2007 quando il loro Comune era retto dal commissario prefettizio e si cominciò a parlare di aprire una discarica nel Parco Nazionale del Vesuvio. La loro battaglia è stata schiacciata dalla malapolitica, che con accordi sottobanco e tenendo all’oscuro i cittadini ha permesso l’apertura del mega sversatoio nel Parco del Vesuvio.

Dall’inizio del 2010, che ha visto accendersi i riflettori sul problema rifiuti nel Parco, sono sempre stati in prima fila a manifestare il loro dissenso insieme a tanti altri cittadini fino ad arrivare alla terribile crisi di questi giorni che li ha visti scontrarsi con le forze dell’ordine nel tentativo di fermare i camion diretti alla discarica. Li abbiamo sempre visti manifestare pacificamente e rispettosi della legge, protestare leggittimamente per il diritto alla vita e per la salvaguardia del territorio e sempre tra i primi ad essere caricati dalle forze dell’ordine armati di scudi e manganelli.

Fino all’epilogo di oggi che li ha spinti al gesto estremo di mettere in gioco la vita per affermare le idee in cui credono. Da subito hanno messo nero su bianco le loro richieste inviate al Prefetto di Napoli : 1) Immediata chiusura della discarica Saria causa dell’inquinamento delle falde acquifere e la conseguente bonifica. 2) La cancellazione della Cava Vitiello dalla Legge 123. 3) L’immediata smilitarizzazione del territorio. 4) Il cambiamento radicale del piano rifiuti regionale che prevede solo discariche ed inceneritori. 5) Un nuovo piano rifiuti, condiviso dalla popolazione, che vada verso rifiuti zero.

Come gesto di buona volontà hanno offerto al Prefetto di alternarsi nella protesta, peccato che verso le 22,30 sia rrivata la risposta della prefettura: nessuna trattativa. La notizia ha deluso ed irritato molti dei presenti e qualcunoi si è lasciato andare ad atti di vandalismo verso le strutture del Comune, aperto oramai 24 su 24 come sede dei comitati antidiscarica.

Mentre nel cortile del Comune  di Terzigno la protesta continua a tempo indeterminato, nella piazza a poca distanza si è tenuto un incontro fra il Vescovo di Nola Beniamino de Palma accompagnato dal Vicario di zona Don Salvatore Bianco e tutti i parroci di Terzigno che si sono schierati contro la discarica con un manifesto pubblico affisso per tutta la cittadina. Unapagina è vicina e solidale con i quattro resistenti e con tutte le popolazioni minacciate dalla discarica.

                                                                                   Mimmo Russo