San Giuseppe Vesuviano - A fuoco cumuli di rifiuti in via Roma, in pieno centro cittadino. Ignoti imbecilli hanno costretto se stessi e gli altri a respirare diossina, il tutto mentre in casa, dove l’aria era già irrespirabile per una pesante umidità, la gente gioiva per la vittoria della nazionale italiana sui francesi.
Ieri verso le 23,30 la Polizia di Stato ha allertato i Vigili del Fuoco di Nola per un vasto incendio che ha interessato il cumulo di rifiuti in Via Roma all’altezza della farmacia D’Ambrosio. Una moderna autopompa con sei uomini d’equipaggio è intervenuta prontamente ma oramai il danno era fatto e si sono limitati a controllare ed estinguere le fiamme rimaste. Tutta la zona di piazza Garibaldi e vie limitrofe erano sotto una cappa di fumo tossico, la gente nell’indifferenza generale continuava a festeggiare e a prendere caffè e cornetto come se nulla fosse. I miasmi pericolosi si sono avvertiti fino a S.Maria la Scala.
Abbiamo raccolto lo sfogo di alcuni di questi eroi in verde che tutte le notti combattono contro questa pazzia tutta napoletana di dare fuoco ai rifiuti. “Questo è il quinto intervento che facciamo nell’area vesuviana questa notte, nel particolare gli ultimi tre sembrano seguire una linea immaginaria che va da via Di Prisco a San Gennarello passando per la piazza di San Giuseppe, ci aspettiamo a breve una chiamata in direzione Ottaviano. Sembra che qualcuno abbia voluto testimoniare la vittoria dell’Italia dando fuoco ai rifiuti. La nostra è una lotta impari, prima di arrivare qui abbiamo dovuto interrcettare il nostro mezzo cisterna per rifornici d’acqua perchè non vi sono manichette antincendio.”
Vista dagli occhi di questi ragazzi che tutte le notti respirano monnezza e diossina sembra una guerra. Una guerra combattuta dal nostro Stato con entambi le mani legate dietro la schiena, pare che a tutt’oggi non sia mai stato arrestato nessuno per questa pratica orribile. Tutti questi incendi vengono derubricati come “incendi dolosi ad opera di ignoti”, con buona pace dell’ambiente e del diritto. Eppure i danni sono enormi: fabbricati danneggiati, cabine Enel e Telecom distrutte, auto incendiate e cosi via e come al solito paga Pappagone.
Il Comune insiste in una raccolta differenziata assurda, la gente in maggioranza non partecipa per tanti motivi, gli scellerati danno fuoco ai rifiuti più per ripicca che per un motivo valido, i pompieri intervengono quanto possono, la Polizia compila verbali che nessuno leggerà e tutto resta tale e quale. Forse abbiamo superato Kafka e Il Gattopardo di gran lunga. Siamo A San Giuseppe Vesuviano.
Mommo Russo