San Giuseppe Vesuviano - Il plesso Casilli continua ad essere il brutto anatroccolo delle scuole sangiuseppesi. Le quattro gocce d’acqua della settimana scorsa hanno di nuovo allagato l’aula del primo piano che era stata riparata l’anno scorso. Ieri mattina gli alunni sono stati divisi in varie classi ed è stato allertato l’ufficio edilizia scolastica del Comune diretto dall’arch. Gustavo Anaclerio, il quale si è subito recato sul posto per fare il punto sui lavori da fare.
Risultato oggi i bambini della 3^ C sono rimasti a casa in attesa che si facciano i lavori, la direzione ha assicurato che la sosta durerà solo un giorno e che domani si riprenderà regolarmente le lezioni. Il plesso Casilli già a gennaio 2010 fu interessato dalla visita dei VV.FF., intervenuti su sollecitazione di alcuni genitori preoccupati che l’intonaco esterno potesse franare, il comune su ordine dei caschi rossi provvide immediatamente a demolire tutto l’intonaco esterno lasciando la scuola come dopo un bombardamento.
Nell’ultimo consiglio comunale l’assessore all’edilizia scolastica Massimo Boccia accusò la sinistra del fermo dei lavori al plesso Casilli, perchè secondo lui, la sinistra chiedendo lo sciogliemento del consiglio comunale aveva rallentato l’iter burocratico per le gare d’appalto. Solo che per puro caso il rallentamento non aveva riguardato il plesso Belvedere (nota roccaforte elettorale del sindaco, ndr) e l’Istituto G. Ammendola ai Marciotti.
Il plesso Casilli continua ad essere mortificato dall’amministrazione comunale, nonostante sia una delle scuole di eccellenza del sistema scolastico locale. Gli insegnanti sono ritenuti fra i migliori tanto è vero che vi sono state un surplus di iscrizione che ha provocato un sovraffollamento delle classi dovuto anche ai tagli voluti dal ministro Gelmini che hanno colpito in modo indiscriminato tutte le scuole d’Italia, e che ai Casilli hanno provocato classi da 26 alunni.
Invito tutti i cittadini a visitare il plesso Casilli per vedere la quantità e la qualità dei lavori portati a termine dagli alunni e dal personale docente coordinati dalla fiduciaria prof. Maria Lucia Ambrosio, gli argomenti spaziano dall’ambiente al bullismo all’integrazione e alla raccolta differenziata, tutto questo lavoro, poi, viene vanificato dal tetto che … scorre. Quando i nostri bambini avranno una scuola degna di questo nome?