San Giuseppe Vesuviano - Il 28 luglio, la giunta comunale al gran completo, ha votato la delibera n.107 con la quale si stornano 30.000 euro dal fondo 1783 “Minori a Rischio” e si passano: euro 20.000 al fondo 1905 “Servizio Civico Comunale” ed euro 10.000 al fondo 1882 “Assistenze Varie” . Operazione legale al 100% tanto che i revisori dei conti si sono solo limitati a dire ” … si invita a sottoporre la delibera … a ratifica del consiglio comunale”.
Da un punto di vista formale niente da eccepire, è la sostanza della cosa a lasciare stupefatti. Mi spiego. Il bilancio di previsione per ogni Ente pubblico è la struttura portante, per questo viene votato dal consiglio, sia esso comunale, provinciale, regionale o il parlamento nazionale. Una volta approvato diventa legge e gli amministratori si devono attenere scrupolosamente a quanto indicato nei vari capitoli, facendo attenzione a non spendere oltre il previsto e a non lasciare soldi inattivi, che poi lo Stato pretenderà la restituzione perchè non possono essere accantonati per gli anni futuri.
Ma il legislatore ha lasciato la possibilità, nel caso avvenga un’evento straordinario, di poter stornare soldi da capitoli non determinanti ai capitoli ove si è creata l’emergenza. Solo che i nostri timonieri usano questo strumento solo per fare cassa, basti pensare che nel 2009 furono fatte 5 variazioni di bilancio e solo l’arrivo dei commissari salvò dallo sperpero le ultime due (quarta e quinta) che prevedevano la spesa di euro 70.000 per il Villaggio Natalizio del celebre Lele Mora.
Il capitolo 1783 Minori a Rischio prevedeva uno stanziamento di euro 95.000, che nel panorama sangiuseppese sono una goccia nel mare. Nel nostro Comune l’anno scorso quasi cento minori sono stati segnalati per evasione scolastica, nello stesso periodo i Carabinieri della locale stazione hanno elevato quasi mille contravvenzioni per mancato uso del casco e non si conoscono gli stessi dati di Polizia di Stato e VV.UU. Nelle nostre strade circolano decine di ciclomotori senza targa guidati da minori. Fino a qualche giorno fa in piazza Elena D’Aosta centinaia di motorini e minicar erano impegnati in un folle carosello intorno alla piazza,oggi il fenomeno è solo arginato da un misero lucchetto.
In tutto questo l’amministrazione cosa fa? Investe 10.000 euro in Assistenze Varie che nella migliore delle ipotesi si risolveranno in un misero piatto di fagioli dato alle persone insiene ad un fac simile elettorale. Il senso dell’etica nei nostri amministratori è totalmente sconosciuto. Sperare che qualche consigliere di maggioranza voti contro una simile delibera è un sogno, il voto è palese, ma che chi ha a cuore il destino dei nostri bambini e della nostra città sarebbe ora che venisse in consiglio comunale per manifestare il proprio dissenso a questi atti che offendono la dignità di tutta la comunità.
Mimmo Russo