Terzigno/San Giuseppe - (Giovanni Mauriello) I cinesi del Vesuvio te li ritrovi dappertutto, anche al passaggio dei podisti. Guardano ed applaudono, fuori dei propri esercizi commerciali che specie a San Giuseppe Vesuviano sono davvero tanti. Tre volte terra del fuoco, che poi è la triplice eruzione del grande vulcano che qui ha colpito nei secoli, Terzigno inaugura un nuovo appuntamento sportivo e lo fa in compagnia di un nutrito gruppo di romagnoli, scesi dalla Bassa dopo un gemellaggio di atletica, i Lughesini. S’alza il sipario così sull’asse Terzigno-San Giuseppe e la platea applaude a piene mani.

I Vesuviani sono eccellenti organizzatori e si prendono il plauso anche del sindaco, Domenico Auricchio, intervenuto all’evento: “Mi devo proprio congratulare con voi tutti, per ciò che avete saputo fare.”

Gara preparata nel migliore dei modi, su un percorso non proprio facile e con l’attraversamento di due comuni di sabato pomeriggio. Risultato? Un’ottima manifestazione, studiata e resa possibile dall’ausilio di tanti volontari della società che ha curato la 10 km., la Podistica Vesuviana, con la collaborazione degli enti locali interessati. Un servizio d’ordine ben coordinato ha permesso a tutti di correre in tranquillità. Alla fine anche i cittadini si sono divertiti, applaudendo la lunga teoria di sportivi accorsi a questa “prima”.

Una rassegna sobria e fine, con tante attenzioni per gli ospiti, dall’elegante ed utile ricordo della gara al ristoro nella borsa-tracolla consegnata ad ognuno degli arrivati, al comodo parcheggio “sotto casa” e per finire il pasta party con il condimento ricavato dai rossi pomodorini del Vesuvio, assaggi tipici della zona ed un buon bicchiere di “rosso” con la frutta. Una gara ben premiata con le migliori dieci donne a contendersi i gioielli dello sponsor. Ditemi se tutto questo è poco, per chi corre e sa fare le comparazioni.

La partenza è all’angolo di via Vecchia Campitelli, la strada del campo sportivo, sotto l’arco del Porto 85, la società che organizza la 33 km. Ascoli-San Benedetto e che è rappresentata qui da alcuni atleti, venuti per promuovere la corsa adriatica di fine settembre; poco lontano ed alla stessa ora c’è un anche un raduno di potenti moto da corsa nella quiete di quest’angolo del parco del Vesuvio. Tanto sport e tanta amicizia dunque in questo sereno scorcio di fine estate. A fare da angeli custodi agli atleti lungo il tragitto i ciclisti-partners degli organizzatori.

Prima della partenza è stato osservato un minuto di raccoglimento per l’11 settembre dell’attentato agli Usa e per le vittime dell’attacco terroristico. Percorso tecnico per i primi due chilometri, fino al tratto largamente facilitato da una lenta discesa verso San Giuseppe; qui appare la piazza principale al quarto chilometro. Poco meno di 400 i partecipanti con i migliori che subito prendono il largo.

Dopo l’attraversamento di San Giuseppe si ritorna verso la partenza con piccole ma costanti salite, che accompagnano fino all’arrivo (illuminato da una scia di piccole fiammelle) i podisti. Primi posti per una sparuta pattuglia di atleti africani, che corrono però costantemente in Campania. Hanno da pochissimi giorni ultimato il periodo del Ramadan e qualcuno di essi non è al top.

La vittoria è andata ad Abderrafi Roqti (Montemiletto) in 30’56”, davanti a Jouaher Semir (Nova Atletica) in 31’06”. Quest’ultimo però è stato escluso dalla classifica perché tesserato con società fuori regione (la gara alla sua prima edizione era regionale). Il forte marocchino tesserato in Lombardia era reduce da belle e recenti affermazioni, come la famosa “Tutta Dritta” di Torino ed il Circeo National Park. Alle sue spalle Adbeladhi Ben Kadir (Csain At. Campana) in 31’43” , recente vincitore della “Transmarathon”, la gara a tappe nel Cilento; quindi Morad Mourid ( Podisti Cava Picentini) in 32’38” ed Abdelouhab Ed Mouaddine (Fiamme Argento) in 32’49” . Primo degli italiani il giovane Pasquale Scala (Hinna), sesto, in 34’35”.

Senza storia la gara donne con Annamaria Vanacore (Centro Ester, diciottesima assoluta) che prevale agevolmente con 37’48”. Anche la seconda arrivata, come successo per gli uomini, non è rientrata in graduatoria, per lo stesso discorso di regolamento applicato poco prima; si tratta di Leila Bourguiba (Lughesina) in 40’03”. Quindi a 3’ è giunta Marilisa Carrano (Montemiletto), davanti alla giovane Filomena Palomba (Agg. Hinna) in 43’36” e a Marianna Biancardi (Baiano Runner) in 45’06”; Letizia Martignetti (Stufe di Nerone) in 46’09 e Annarita Muratori (Free Runner Stabia) in 46’15” chiudono la lista delle prime sei.

Tra le società il premio più importante se l’aggiudica la Marathon Club Stabia della presidente Anna Di Palma. Il commento tecnico dell’intera manifestazione è stato di Marco Cascone. E per finire ricordiamo il superpremio di un televisore di 32” offerto dalla ditta Verdini di Terzigno al fortunato atleta presente al momento dell’estrazione del numero di pettorale.