San Giuseppe Vesuviano - La storia della barca ha dell’incredibile. In data 17 settembre viene segnalato alla Polizia locale la presenza del relitto sulla Statale 268 in territorio di San Giuseppe Vesuviano. Dal comando si attivano e fanno rimuovere dalla ditta Ranieri la barca che viene depositata, per lo smaltimento, presso la società alla quale è affidato il servizio di smaltimento rifiuti. Il 26 settembre scorso, in esclusiva, Unapagina.it pubblicò la foto della barca”sversata” sotto al ponte della 268, in località via Vasca al Pianillo. Ma come è possibile? La notizia , poi, fu ripresa da altri siti e da quotidiani regionali. Un rifiuto piuttosto speciale, diremmo esclusivo, per la nostra zona, ha anche un numero di targa NA4691D. La barca è ancora lì all’ancora, nessuno l’ha rimossa, continua a galleggiare nel mare di spazzatura che lambisce San Giuseppe Vesuviano e ”porti” limitrofi.
E’ sconcertante che dopo un dettagliato verbale a firma del comandante Coppola e di altri due agenti l’amministrazione comunale, seppur sollecitata per iscritto, non abbia mosso un dito ne per far rimuovere la barca ne per denunziare una società che preposta allo smaltimento dei rifiuti, dissemina per strada anche quelli speciali.
Non si vorrebbe che questo fosse il segno evidente di un immobilismo senza precedenti dell’assessorato alla raccolta differenziata. Anzi dall’assessore Menzione arriva un secco “no comment”, che giustifica il suo attivismo di facciata. E’ impegnato in una vacanza a Rimini, cose che più gli si addicono. Mentre dal Comune fanno sapere che “la barca sarà rimossa al più presto (5 ottobre, ndr) perchè non può rimanere dov’è”. Frattanto è ufficiale che la targa impressa sullo scafo non corrisponde alla presuntà proprietà del natante, al registro nautico le cifre sembrerebbero appartenere al codice della radiotrasmittente.
“E’ una faccenda che va ingarbugliandosi, se il risultato dovesse essere un nulla di fatto -commenta il Gruppo ecologico vesuviano - creerebbe un precedente non di poco conto e giustificherebbe, in futuro, che chiuque arrivi in questo paese e vi lasci rifiuti di ogni genere”.