San Giuseppe Vesuviano - L’occupazione del suolo pubblico è uno dei mali endemici della nostra comunità. Da decenni ogni tanto si sente qualche proclama “Via gli stand dai marciapiedi!” , qualche politico chiamato in causa su giornali locali parte in quarta annunciando ” Tolleranza zero”, fermo restando di fare marcia indietro l’indomani. Con loro arrivo i commissari prefettizi non hanno usato solo la scure, hanno fornito ai VV.UU i moduli per chiedere l’autorizzazione all’occupazione del suolo pubblico e molti esercenti hanno aderito di buon grado: niente di meglio che vivere nella legalità. Solo che al ritorno dell’amministrazione Ambrosio si è notato il rifiorire di mercanzia su marciapiedi e strade pubbliche indiscriminato,solo che oggi non è più possibile distinguere fra chi paga la Tosap e chi no.

La signora Lucia di via Santa Maria la Scala (foto) è fra gli esercenti che si sono messi in regola sul fronte occupazione del suolo pubblico, dopo la necessaria stretta applicata dai commissari prefettizi, alla guida del paese dal dicembre al maggio scorso. Solo che allo sguardo distratto dei passanti viene accomunata a chi è rimasto nella totale illegalità. Il comandante Cirillo, appena reintegrato nella carica, si era impegnato a perseguire gli abusivi e a fornire a chi si era messo in regola la possibilità di dimostrare pubblicamente, una specie di “bollino blu”, l’occupazione legale dello spazio pubblico. Sono passati quasi 100 giorni dal rinsediamento ma niente è stato fatto, anzi quest’estate è stato un fiorire di rivendite volanti di frutta e verdura in tutti gli incroci principali,inoltre molti commercianti continuano ad esporre bevande ed alimenti al sole come se si trattasse di giocattoli e capi confezionati,disattendendo le più elementari norme sulla conservazione dei cibi. La domanda è: ma tanti medici in amministrazione a cosa si dedicano quotidianamente?

                                                                                 Mimmo Russo