San Giuseppe Vesuviano - Nel giorno di ferragosto, nel pieno della calura estiva, mentre gran parte della gente si trovava in spiaggia a godersi beatamente la festività, o la frescura in montagna, c’è qualcuno invece che faceva per la prima volta un’esperienza di volontariato estivo presso il Centro Sociale “Don Tonino Bello” a S.Giuseppe Vesuviano, in via Roma (ex ospizio).  “Agosto col Grembiule” era stato l’ accorato appello lanciato dal Vescovo di Nola, monsignor Beniamino Depalma, il quale aveva voluto la creazione del Centro Pastorale, che sta funzionando nel migliore dei modi. Già il 13  agosto, il Vescovo, in visita al centro, aveva avuto parole di elogio per i volontari che avevano accolto in tanti l’appello “Agosto con grembiule”, coniando una bella frase : “Siete il volto più bello della Chiesa di Nola”.  Si avvicina l’ora di pranzo, ore 12,00, tante persone povere prendono posto alla mensa, i volontari sono lì pronti a compiere un atto umanitario e condividere con loro un poco del loro tempo.

Nel giorno di Ferragosto, Unapagina é andata a far visita a questi meravigliosi volontari, in mezzo a loro  due personaggi illustri, Don Lino D’Onofrio, Vicario Generale della Diocesi di Nola, e don Raffaele Rianna, parroco di S.Gennarello di Ottaviano, intenti a preparare i pasti per gli ospiti. Molto cortesemente, ci viene incontro Raffaele Cerciello, vice direttore della Caritas Diocesana di Nola, il quale ci informa che tale struttura sta diventando ”sempre un punto di riferimento costante per gli ospiti”. Ne arrivano tanti (circa novanta al giorno) per la maggior parte extracomunitari. “Abbiamo già progettato l’installazione delle docce per molte persone che non sanno dove andare, non hanno una fissa dimora, sono i cosidetti invisibili - spiega con grande orgoglio Cerciello - da notare che attualmente è operante il mini credito, un piccolo aiuto economico ai più disagiati, nonchè un centro di ascolto, un luogo ove la comunità cristiana incontra quotidianamente le persone che vivono in uno stato di disagio, è una porta aperta sul territorio”. Il progetto futuro é di dotare la struttura esistente con posti letti per coloro i quali non hanno dove dormire. “Tutto questo certamente non sarà possibile attuarlo con le nostre forze, si dovrà ricorrere alla generosità delle nostre Parrocchie e alla bella provvidenza divina”. 

Dopo una giornata così si torna a casa, alle nostre abituali occupazioni, ma nell’anima c’è tanta gioia per aver visto all’opera, in una giornata festiva, tanti giovani, che hanno preferito dare un fattivo contributo al proprio fratello disagiato, anzichè divertirsi in località amene.