San Giuseppe Vesuviano - Dopo il reintegro dell’amministrazione Ambrosio su sentenza del TAR, c’è stata il famoso valzer di nomine ufficializzato al primo consiglio comunale con la nomina di Franco Santorelli all’ambiente e raccolta differenziata. E’ sotto gli occhi di tutti come il Santorelli aveva diretto l’assessorato al commercio negli ultimi anni. ma poichè non siamo abituati a sparare sulla Croce Rossa é meglio passare oltre. Per esempio, al primo atto del neo assessore: il manifesto in cui si esorta i commercianti del mercato al rispetto della differenziata e del deposito rifiuti. Ma visitando l’area mercatale per verificarne il risultato, lo spettacolo é deprimente: sembra una foto di quattro anni fa, nulla é cambiato. Il degrado maggiore però è visibile nei bagni, forse negli ultimi paesi sottosviluppati del pianeta hanno una situazione più degna. Questo è un problema che dovrebbe risolvere l’assessore Nicola Menzione, noto in paese per il suo spirito di cerimoniere, che ha proprio il mercato e l’igiene ambientale fra le sue deleghe.
Sul fronte della differenziata porta a porta la situazione è sempre peggio, i cittadini che partecipano attivamente alla separazione dei rifiuti diminuiscono giorno per giorno, esattamente come prima, i piccoli mezzi del Comune cercano di raccogliere quel poco di materiale differenziato che trovano davanti alle case dei sangiuseppesi mentre i grossi camion completano il lavoro raccogliendo di tutto e tutti giorni, principalmente nelle strade del centro ma anche nelle periferie. Dal canto suo l’assessore Santorelli riesce solo a ristampare i vecchi manifesti con i calendari della differenziata o ricordando ai cittadini che i cartoni vanno messi fuori solo il giovedì sera.
Sui cartoni l’assessore Santorelli ha dato il meglio di se pubblicando un manifesto che imponeva alle attività commerciali di depositare il materiale fuori dai negozi il giovedì sera come le utenze domestiche. Bene a pag. 3 del Piano Raccolta Differenziata è scritto che le aziende possono usufruire del servizio 7/7 giorni, domenica inclusa. Ora di due l’una: o l’assessore ignora le regole votate dal consiglio comunale o pretende di cambiarle a suo piacimento, fermo restando che tutti i cittadini assistono al viavai dei mezzi del Comune dai parcheggi di grosse aziende a caricare di tutto e tutti i giorni.
Qualcuno dovrebbe ricordare all’attuale assessore ai rifiuti, ma anche ai precedenti visto che continuano a sedere in giunta con altre deleghe, che la raccolta differenziata è innannzitutto trasparenza, i cittadini devono conoscere tutta la filiera dei rifiuti a prescindere di chiederlo o meno, bisogna che in ogni momento possano sapere a quanto è la produzione giornaliera o periodica, la percentuale di differenziata e dove finisce il materiale. Fino all’estate del 2009 era possibile conoscere, attraverso il S.I.R., sito internet gestito dalla Provincia di Napoli, le quantità di rifiuti prodotti e la loro percentuale, poi con l’arrivo della gestione Cesaro, fortemente sponsorizzato dai nostri amministratori, una spessa cortina opaca si è calata sull’argomento dilatandosi solo un poco per far passare gli aumenti della TARSU. Quelli si che sono pubblici.
Dal 2006 questa amministrazione si dibatte cercando di risolvere il problema rifiuti, fino ad ora è riuscita a provocare solo un buco nelle casse del Comune, e dei sangiuseppesi, di forse 20 milioni di euro. La cifra esatta non la sapremo mai. Tutti i provvedimenti presi sono risultati dei grossi fallimenti, eppure impedire la pubblicità cartacea porta a porta o vietare l’uso dei sacchetti di polietilene non richiedeva la laurea in fisica nucleare, ma avrebbe avviato un procedimento virtuoso di riduzioni dei rifiuti. Fornire i sacchetti per la differenziata alle aziende non avrebbe impedito lo scarico selvaggio di scarti tessili, quantomeno lo avrebbe attenuato.
Pretendere il Registro di Carico e Scarico dei Rifiuti da tutte le aziende presenti sul territorio e confrontarlo, a campione, con il fatturato sicuramente avrebbe ridotto notevolmente l’abbandono di riufiuti industriali sul nostro territorio, quantomeno da parte dei nostri concittadini.
Invece l’unico obbiettivo di questi amministratori, o presunti tali, è quello di raccogliere tutto e portarlo in un fosso, sperando che si riempia il più tardi possibile e presentarlo ai cittadini come un successo, esattamente come si fece con contrada Beneficio, ma questa storia la racconteremo un’altra volta.
Frattanto i Ricicloni hanno allargato la loro raccolta anche al vetro, uno degli associati in questi giorni ha preparato quasi 1000 kg. di vetro usato che sarà smaltito a costo zero.