San Giuseppe Vesuviano - Casillo non lascia, anzi raddoppia. Nello studio dell’avvocato Ciarambino è come un fiume in piena, ma non mette niente «a verbale»: «Io non parlo, è il mio legale che deve parlare e spiegare i termini della nostra nuova proposta». Una proposta che mira ad acquisire non più il 50% della società ma l’intero pacchetto azionario. Don Pasquale é fatto così, non ha mezze misure. L’imprenditore sangiuseppese si riprende il Foggia in serie A  per ricominciare una fantastica cavalcata, come quando a cavallo tra gli anni ottanta e novanta dal suo foggia dei miracoli uscirono fior di campioni: Signori, Barone, Shalimov, Fresi, ecc. 

«Ho appena emesso un comunicato - spiega l’avvocato Ciarambino - in cui si ribadisce l’interesse di Pasquale Casillo e di altri imprenditori a rilevare il Foggia, tutto il Foggia. L’attuale proprietà dovrà accollarsi la debitoria ma in sede di accordo possiamo concordare anche un pagamento diluito nel tempo sotto forma di sponsorizzazione. Ai vecchi soci andranno i proventi delle cessioni di tutti i giocatori attualmente sotto contratto. Siamo disponibili a scaricare dai debiti l’importo della fideiussione bancaria che l’attuale proprietà sta versando in Lega». Casillo si morde le labbra ma non può fare a meno di intervenire: «Non ho dubbi che la fideiussione verrà fatta, ma a me risulta che a oggi c’è meno della metà necessaria all’iscrizione, mentre ho letto sui giornali che era già tutto a posto». Ciarambino lo ferma, poi aggiunge: «Il gruppo che rappresento vuole evidenziare che laddove si raggiunga l’accordo con la vecchia proprietà verrà fatto un notevole investimento in termini economici programmando un campionato che veda il Foggia protagonista. A questo proposito Il sig. Casillo - prosegue l’avvocato - comunica di aver ottenuto la piena disponibilità di Peppino Pavone e di Zdenek Zeman». Casillo sorride soddisfatto e alla richiesta di qualche dichiarazione risponde solo: chiamate Pavone.

Detto fatto: «Zeman torna ad allenare i rossoneri, la sua disponibilità è piena. La categoria? Non è un problema, a lui piace tornare a lavorare a Foggia insieme a noi». La domanda a Ciarambino a questo punto è d’obbligo: perché comunicare alla stampa la nuova proposta invece che direttamente ai soci? «Perché - risponde Ciarambino - con Scirano l’accordo era di risentirci ad iscrizione avvenuta, ma leggiamo dai giornali che si sta provvedendo ad ingaggiare un direttore sportivo nuovo, un nuovo allenatore e a rinnovare contratti con i calciatori e allora non capiamo, ma il Foggia è in vendita o no? Perché noi vogliamo avere le mani libere, e non avere nessun vincolo né di allenatore, né di direttore sportivo, né di giocatori».

                                                                         da L. Z.