San Giuseppe Vesuviano - Il 3 giugno prossimo, forse, si voterà il bilancio di previsione per il 2009 del Comune di San Giuseppe Vesuviano. Il condizionale è d’obbligo perchè a tutt’oggi i consiglieri comunali ancora non hanno ricevuto, ufficialmente, il bilancio in copia originale. La legge parla chiaro, venti giorni prima dell’adunata tutti i consiglieri devono visionare gli atti per avere il tempo di approfondire e fare le giuste analisi.
Dal Comune è partito solo un’invito, del capo ufficio ragioneria Ferraro, che metterebbe a disposizione dei consiglieri il materiale presso il suo ufficio. E pensare che i nostri vicini ottavianesi, per aver reso disponibile il bilancio 50 giorni prima del consiglio sono stati fortemente criticati dalla minoranza di centro destra. Si sà la trasparenza e il senso della democrazia non sono le principali virtù dell’attuale amministrazione comunale.
Grazie alla cortesia dell’assessore Antonio Ambrosio, responsabile del bilancio e delle finanze, siamo riusciti a visionare una copia della relazione di accompagnamento al bilancio e ad avere la certezza che più tasse so abbatteranno sui sangiuseppesi.
Un’addizionale Irpef stimata allo 0,8%, cioè circa un milione di euro spremuti dalla nostre tasche e non certo per costruire scuole ma solo per ripianare la spesa corrente. Per la TARSU vi è tutto un capitolo che possiamo sintetizzare in: “una voragine finanziaria”. E’ talmente enorme il problema che il responsabile delle finanze non accenna proprio a ridurre la spesa con una gestione oculata, ma chiede che sia immediatamente allargata la platea contributiva, dovendo in caso contrario tassare fortemente i soliti noti.
Eppure Romano, ex sindaco di Mercato San Severino, ci spiegò che fare la differenziata non solo avrebbe ridotto i rifiuti ma ci avrebbe permesso anche di portare un’utile alle casse comunali. Lui, però, non teneva conto delle capacità amministrative dei nostri dirigenti.
Una notizia positiva è data dalla previsione di incassare circa un milione di euro da condoni e opere di urbanizzazione, che teoricamente significa rilascio di licenze edilizie. Sarà vero? Non è dato saperlo. La realtà è che se per il 31 agosto questi soldi non saranno realmente incassati, per il bilancio comunale sarà un problema serio.
La relazione al bilancio si chiude con un accenno alle spese legali e alla gestione dell’enorme contenzioso divenuto un fardello insostenibile per le nostre casse comunali. Anzicchè chiedere una riduzione del contenzioso, il relatore, più prosaicamente, accenna a parcelle più leggere. Della serie guadagnare meno per guadagnare tutti.
Rimane l’interrogativo del perchè solo a San Giuseppe Vesuviano per visionare un’atto determinante come il bilancio bisogna chiederlo elemosinando. Quando nei Comuni d’Italia questi documenti sono in rete e tutti possono consultarli liberamente. Ad attuare il ”cataclisma di tasse” che ci travolgerà sono proprio coloro che qualche mese fà si sono eretti a paladini dello slogan berlusconiano, “meno tasse, meno Stato più impresa”. Alla faccia della coerenza.
Mimmo Russo