San Giuseppe Vesuviano - Passato il ciclone Rivellini con annesso corollario di accuse e scorribande politiche nell’aula consiliare, si passa al vero motivo della riunione del 28 giugno: il consiglio comunale. Ad aprire le danze ci pensa la dottoressa Emilia Carillo del Pdl, che con il suo piglio battagliero, arriva direttamente al punto che le interessa: il Plesso Casilli. Ne fa la cronaca degli ultimi sei mesi, partendo dall’esposto-denuncia di alcuni genitori che ha messo in moto il provvedimento del Comune di demolizione di tutto l’intonaco esterno, rendendo l’edificio scolastico simile a quello di una scuola bombardata. Dice: “Il preside, prof. Bosone, ha riunito il consiglio d’Istituto e ci ha informato che a settembre la scuola non aprirà perchè inagibile. Se questa cosa dovesse succedere, badate bene, che noi faremo chiudere tutte le scuole di San Giuseppe, perchè sono tutte fuori norma!”.
L’intervento della Carillo si svolge in un clima rilassato, quasi da salotto, con consiglieri che si alzano per fumare o per parlare fra loro, il presidente Randaccio scherza e ride con il sindaco, il pubblico commenta gli interventi precedenti, nessuno si rende conto che si sta parlando della probabile chiusura di una scuola che ospita 300 bambini con corsi di eccellenza e docenti di grande spessore professionale. La Carillo accusa senza mezzi termini l’assessore Boccia di scarsa attenzione verso la scuola dei Casilli, richiama l’attenzione del presidente Randaccio : “Alberto ti sei speso tanto per il Plesso Nappi e ad oggi non è stata ancora montata la scala antincendio, gradirei lo stesso impegno anche per i Casilli”. Sono 20 minuti di fuoco a zero sull’amministrazione Ambrosio e la sua gestione della manutenzione scolastica a San Giuseppe Vesuviano.
Risponde l’assessore Boccia competente del caso: “Non permetto a nessuno di appendersi sulle scuole. Nessuno può cavalcare questo cavallo, ci siamo già noi sopra. Se siamo indietro sul Plesso Casilli è colpa vostra che avete favorito il commissariamento che ci ha bloccati per 5 mesi. A breve partiranno i lavori del Plesso Belvedere, scuola Media Marciotti e ex Asilo Croce Rossa, a causa della mancanza di un certificato dei VV.FF. abbiamo dovuto far slittare i lavori ai Casilli”. Non chiarisce, però, se e quando partiranno i lavori. Peccato che l’assessore Boccia dimentica che il Plesso Casilli è in questo stato di degrado da decenni, ci sono ancora le porte dell’inagurazione degli anni ‘50, in mezzo secolo si è riusciti giusto a fargli una mano di pittura, accusare il commissariamento sembra un poco riduttivo, specialmente da parte di uno che è stato presidente del consiglio comunale dell’amministrazione Casillo (1997/2002 ) e assessore all’edilizia scolastica dal 2007 ad oggi.
Continua quindi il botta e risposta fra maggioranza e opposizione, nel senso che l’opposizione parla dei problemi e la maggioranza chiede di votare i capi all’ordine del giorno. Passano in quest’ordine: approvazione dei verbali della seduta precedente, conferma delle aliquote ICI, conferma di TOSAP e Addizionale IRPEF, aumento della TARSU del 4%.
A nulla servono le richieste di spiegazioni agli assessori competenti: non sanno niente! Dipende tutto dalla gestione, loro danno solo le linee di indirizzo, sembra una cantilena imparata a memoria. A volte viene da chiedersi cosa li paghiamo a fare se poi non conoscono nemmeno i problemi dei loro assessorati.
Per la verità restano muti anche i funzionari, per esempio il dott. Ferraro dirigente ufficio ragioneria, non conosce la percentuale di evasione della TARSU, ma assicura che fra poco partirà un censimento per conoscere la situazione attuale. Qualcuno fra il pubblico si ricorda di avvenenti signorine che nel periodo 2006/2007 armate di laser misero a ruolo tutte le aziende e le abitazioni, misurando i locali a millimetro quadro. Che fine ha fatto questo studio?
Fra i funzionari interpellati sugli sprechi di questa amministrazione, ricordiamo che secondo l’ing. Luigi Miranda la giunta Ambrosio ha fatto salire la pressione fiscale del 33%, vi è l’attuale capo dell’ufficio tecnico arch. Francesco Giaccio al quale viene chiesto quanto siano costati fino ad ora i lavori di Piazza Garibaldi: “In Piazza Garibaldi abbiamo avuto dei problemi, che abbiamo risolto con una variante, alla fine il tutto sarà a costo zero per l’amministrazione”.
Solo che noi abbiamo fatto delle ricerche e abbiamo scoperto che la verità su Piazza Garibaldi, e su quanto ci costerà, forse non si saprà mai. Probabilmente possiamo solo intuire l’entità della voragine provocata dai nostri vulanici amministratori. Leggendo la delibera di G.C. n. 284 del 28/10/2009 scopriamo che la gara d’appalto per i lavori di ristrutturazione dell’area di Piazza Garibaldi fu aggiudicata il 12/12/2007 dal consorzio ATI per euro 347.168,82 + IVA, a fronte di un finanziamento della Cassa DD.PP di euro 750.000, un bel colpo per l’allora responsabile dell’ufficio tecnico arch. De Angelis. Ma dal progetto originale all’esecuzione pratica ci passa una sosta nella sala consiliare dove il sindaco illustra ai cittadini il suo magnifico progetto. I commercianti cominciano a mormorare e allora si pensa di modificare il progetto iniziale, viene dato incarico all’arch. Manfredelli di stipulare un nuovo progetto con relativo conto economico. Il risultato è che con la variante arriviamo a euro 750.000, esattamente l’importo del finanziamento perchè la legge avrebbe impedito il lavoro se costava un cent di più.
Arriva la Commissione Prefettizia e la situazione finisce in stallo, l’arch. Manfredelli viene allontanato ed arriva alla direzione dei lavori l’arch. Giccio il quale su imput della commissione propone la delibera n. 94 del 16/04/2010 che sostanzialmente offre all’arch. Morrica, primo progettista dell’opera che nel frattempo si era messo di traverso accampando anch’egli dei diritti,la direzione dei lavori. I lavori dovrebbero partire, solo che la ditta con un fax del 18/02/2010 (la stessa data della sostituzione di Manfredelli) rifiuta di accettare la variante in corso d’opera.
Cosa sia avvenuto da metà aprile all’altra sera è un mistero, tant’è vero che nemmeno i consiglieri comunali del PDL ne erano a conoscenza e si sono dovuti acontentare della risposta :” … lavori a costo zero …” che conoscendo l’amministrazione Ambrosio mette una certa inquietudine. Il bilancio viene votato a maggioranza, restano altri due punti che vedremo successivamente
Mimmo Russo