San Giuseppe Vesuviano - Alle ore 20 del 28 giugno 2010 era previsto il consiglio comunale, il secondo dopo il rientro dell’Amministrazione Ambrosio. Molto il materiale da discutere: bilancio di previsione, aumento TARSU, conferme per aliquote ICI, TOSAP, Addizionale IRPEF, commissione paesaggio.
Come da programma la sala è vuota, solo verso le 21 arriva il grosso di consiglieri ed assessori, il segretario generale, dott.ssa Vuolsi, arriva solo alle 21.05 ben oltre l’ora di tolleranza considerata dalla legge comunale e provinciale. Si comincia.
Apre gli interventi, contro ogni regola, l’assessore Franco Santorelli e, invece, di parlare dei seri problemi all’ordine del giorno, fa tutto un discorso di natura politica rivolto al Pdl e principalmente al neo coordinatore Pietro Ferraro dichiarandolo “abusivo”, perchè la nomina trasmessa per fax dalla segreteria provinciale, a firma del coordinatore provinciale on. Luigi Cesaro e dal suo vicario sen. Nespoli, sarebbe a suo dire “falsa”. Ricorda quindi gli anni in cui insieme a Catapano militava in A.N. e “… fax di questo tipo ne producevamo a iosa, come era il bisogno così li facevamo …”. Ma il vero destinatario del discorso di Santorelli era l’on. Enzo Rivellini parlamentare europeo del Pdl seduto in prima fila. Rivellini si è distinto nella prima seduta del parlamento di Bruxelles per aver dichiarato” … facciamo presto prima che arriva o pata pata e ll’acqua …” , provocando lo sconcerto dei traduttori per l’uso di un idioma sconosciuto.
Si susseguono gli interventi, sempre diretti a Rivellini, di Gennaro Ambrosio, da poco approdato nelle file del Pdl dopo essere stato eletto sotto il vessillo di Italiani nel Mondo, e destinatario di una lettera del Pdl provinciale che lo metterebbe in una sorta di quarantena, lettera che sembra sia stata ritirata proprio il giorno prima. Continua Vincenzo Catapano, capogruppo del Pdl in consiglio comunale, che dopo un passaggio sull’irregolarità dei verbali che non riportano fedelmente quanto dichiarato dall’oratore si dilunga per 18 minuti a spiegare, sempre a Rivellini, le ragioni insormontabili che fanno stare il Pdl all’opposizione dell’amministrazione Ambrosio in un paese che vota all’80% il centro destra.
Riprende la parola Gennaro Ambrosio che, sempre rivolto al Rivellini, apre un dialogo verso il Pdl provinciale dichiarandosi a disposizione, ma chiarisce anche il suo peso elettorale nella compagine di centro destra. Dopo quasi 40 minuti di politica interna al centro destra sangiuseppese prende la parola il sindaco A.A.A. e propone una forte alleanza fra l’Udc e il Pdl locali sulla scia di Provincia e Regione, ma chiarendo che a San Giuseppe Vesuviano “il vero Pdl sono l’assessore Santorelli, il consigliere Areniello, Nicola Menzione e tanti altri consiglieri ed assessori schierati con l’amministrazione. Dice:”Mi fanno pietà i politici che odiano”. E poi giù tutto un discorso di chiccarielli (voti, ndr) e come si riempiono, i chiccarielli. Ma sempre diretto a Rivellini. Poi sorvolando su ogni regola interloquisce con il neocoordinatore Pietro Ferraro ironizzando sulla sua capacità di intercettare consenso, definendolo un “Politico da 50 voti” . Grande il rispetto per l’assise cittadina di Ferraro che non accetta la provocazione da osteria di quart’ordine del sindaco e resta impassibile.
Riprende la parola Santorelli, e sempre rivolte a Rivellini, ricorda i suoi successi elettorali e la sua fedeltà a questa amministrazione, ribadisce ancora che i fax della federazione provinciali sono falsi, fabbricati da Catapano esattamente come faceva lui, insieme a Catapano, anni prima nella sede di An.
Dopo 70 minuti abbondanti di chiacchiere politiche, il sindaco, stracciando regole e regolamenti, deontologia politica e rispetto per le minoranze, invita ad entrare nell’emiciclo Rivellini per un saluto alla città. Siamo alla privatizzazione totale della cosa pubblica, una parte, seppur numerosa, ha occupato manu militare il centro della democrazia popolare, l’aula consiliare è usata come sede di partito nella quale chiarire i punti di forza delle varie correnti. Rivellini in maniera fredda e precisa espone pochi concetti, mirati al cuore del problema. Rivolto a Catapano:”Caro Enzo è necessario un confronto democratico nella sede del Pdl di San Giuseppe Vesuviano. A breve bisogna fare il congresso, anche prima di quello nazionale. E ricorda: per essere rappresentativi ci vuole il consenso. Senza consenso non si rappresenta nessuno”. In breve sconfessa fax e nomine da parte del coordinamento provinciale e impone il gruppo di Santorelli come parte integrante del Pdl locale. Fra scroscianti applausi saluta e lascia la sala.
Per circa 90 minuti, l’aula consiliare è stata usata come una sede di partito, ora si può cominciare. Si riparte dall’appello che vede tutti presenti, anche l’ass. Gianni Giugliano, con l’arrivo in ritardo della dott.ssa Carillo Emilia. Mancano all’appello solo Duraccio Francesco e Rosa Spano. Signori si comincia: sono le 22.34 del 28/06/2010.