Napoli - “La solitudine del prefetto De Gennaro era prevedibile e non credo sia casuale. La vicenda di Chiaiano è la conferma di come il commissario sia finito ancora una volta fuori strada per l’intervento di amministratori locali che prima concertano e poi fanno marcia indietro”. Lo ha dichiarato il presidente della Commissione speciale di controllo sulle Politiche giovanili, disagio sociale e occupazione, Ermanno Russo.
Il consigliere regionale di Forza Italia-Pdl ha spiegato: “Il Consiglio comunale di Napoli si è reso protagonista di un clamoroso passo indietro, dopo la fase di concertazione che aveva preceduto la protesta popolare di Chiaiano e da cui, immaginiamo, De Gennaro avesse tratto tutte le rassicurazioni del caso per andare avanti con il progetto di discarica in quella area.
Ciò la dice lunga sulla titubanza degli amministratori locali e sulla pericolosità di un copione fisso, in cui il commissario viene sistematicamente affiancato da chi governa le istituzioni elettive sul territorio, salvo poi essere abbandonato al suo destino appena spunta uno striscione con dietro un corteo di cittadini. E se ciò non dovesse accadere, il meccanismo si inceppa per i sequestri della magistratura, che giustamente dispone il fermo di strutture non idonee ad ospitare un quantitativo di rifiuti spesso superiore alla portata consigliata e, quindi, censurabile”.
Ermanno Russo ha aggiunto: “Qui però gli amministratori locali c’entrano poco. Questa volta a bloccare la macchina del commissario sono i tanto decantati tecnici, che in più di un’occasione hanno dimostrato di non supportare adeguatamente De Gennaro e i suoi predecessori.
Ecco perché tempo fa avevamo definito sugli organi di informazione il piano del Commissariato (e non del commissario) deficitario dal punto di vista tecnico, consigliando al prefetto di non fidarsi troppo dei pareri di certi funzionari, perché avrebbero potuto inceppare l’intero piano dell’emergenza. In questa occasione siamo stati, nostro malgrado, profeti. Ora tocca al presidente Berlusconi, come egli stesso ha annunciato ufficialmente al Parlamento, mettere mano all’emergenza. Sarà abile – come suo solito – a fare tesoro di questa ennesima tormentata esperienza di governo della crisi, che ha visto un commissario viaggiare ad una velocità doppia rispetto al livello tecnico e, ci spiace dirlo, politico-amministrativo”.