San Giuseppe Vesuviano - Adulterare i cibi per avere un ritorno economico non è solo quando si aggiunge acqua al vino o si fa il formaggio con il latte in polvere. Si ha un’adulterazione alimentare anche quando la filiera di conservazione dei cibi non è rispettata. Sempre più spesso assistiamo alla vendita di cibi freschi agli angoli delle strade, commercianti improvvisati vendono frutta e verdura, ma anche cibi conservati senza etichette sotto il sole e vicino agli scarichi dei veicoli in transito permettendo la contaminazione dei loro prodotti da parte di elementi fortemente inquinanti come i gas incombusti e le polveri pesanti.

Questa scellerata pratica di esporre gli alimenti alle intemperie non è solo del commercio abusivo, ma anche grossisti e rivenditori spesso praticano questo sistema perché spinti dall’illusione che il consumatore viene indotto a comprare prodotti che forse ignorerebbe. Si da quindi la stura ad esporre di tutto, a Natale panettoni e spumante, a Pasqua colombe e dolci, ma in estate si supera la soglia della tolleranza: centinaia di casse di bevande vengono esposte al solleone nonostante che sull’etichetta sia specificato “Conservare al riparo dal gelo e dalla luce in luogo fresco e asciutto pulito e senza odore” . Questo perchè esporre al sole i contenitori di PET e PVC provoca il deterioramento del contenitore con rilascio di tossine inquinanti nel contenuto.

Questo argomento è risaputo da tutti gli addetti ai lavori, nonostante tutto decine di rivenditori  espongono allegramente i loro bancali al sole come se si trattasse di blocchi di cemento, questo sotto gli occhi indifferenti di Asl, Polizia locale, forze dell’ordine in genere e amministratori.

Certo una forte responsabilità è anche dei cittadini perchè il solo vedere questo triste e indecoroso spettacolo dovrebbe spingerci ad acquistare i prodotti in strutture più degne. Il grosso problema  è però la cattiva gestione di alcuni ingrossi di alimenti e bibite che esercitano questa pessima pratica provocando l’inquinamento di tutta la filiera a valle fino al consumatore che in questo caso è inconsapevole.

La Polizia locale prenderà seri provvedimenti nei confronti di chi esegue questa pratica serio problema per la salute dei cittadini? Invitiamo anche i lettori a non acquistare più da queste aziende che non rispettano la filiera di conservazione di cibi e bevande.

                                                                                       Mimmo Russo