San Giuseppe Vesuviano - Il 30 dicembre del 2005 il Comune affida l’appalto dei rifiuti alla SAI S.r.l. con un contratto della durata di sette anni. A marzo 2007 il contratto viene sciolto (la ditta è sottoposta ad indagini della magistratura per presunte connivenze con la malavita) ed il servizio affidato pro tempore alla ditta San Marco. Nel frattempo la SAI aveva maturato un credito di euro 484.699,13 per lavori effettuati in regime extracontrattuali. Presentate le fatture che vanno dal 4 maggio 2006 fino ad 2 agosto 2007 chiede più volte, tramite i suoi legali, il pagamento delle stesse. La risposta dal Comune è il silenzio.
Il 18 dicembre 2007, tramite il Tribunale di Nola, notifica un decreto ingiuntivo al Comune, solo allora l’amministrazione si attiva e, invece, di pagare, dà incarico ad un legale di fare opposizione. Così l’avvocato Sabatino Rainone da Palma Campania, è nominato legale di fiducia del Comune, tramite procedura ad personam, che con delibera di G.M. n. 2 del 9/01/2008, si oppone e, giustamente, alla Sai. Si apre così un contenzioso che sarà discusso davanti al giudice Criscuolo il 24/06/2008, presso il Tribunale di Nola.
Che cosa era successo da maggio 2006 ad agosto 2007? Semplice era partita la raccolta differenziata. Tonnellate di rifiuti marcivano agli angoli delle strade, gli amministratori asserragliati nella casa comunale cercavano di porvi rimedio usando i buldozer per togliere i rifiuti ammassati ovunque, erano i giorni in cui i nostri rifiuti partivano su camion diretti in Sicilia a 5 mila euro a viaggio (fonte relazione Verdoliva) a fare il lavoro provvedeva la SAI che, come chiarito dal tecnico comunale Vanessa, ha eseguito regolaramente, ma essendo in regime extracontrattuale non ha diritto ad essere pagata.
Una forma strana per contestare una fattura: se il lavoro è stato fatto è giusto che la Ditta sia pagata, se è un falso è altrettanto giusto denunciare il fatto alla magistratura. Che senso ha buttare il can per l’aia? Pagare dopo 5 anni una somma quasi raddoppiata da interessi ed oneri legali è assurdo ed antieconomico.
Ma forse in ciò una logica si trova. Spostare su bilanci futuri le spese folli fatte oggi, riuscendo così a non aumentare i tributi comunali subito ma spalmandoli su più anni. Bisogna tener presente che già quest’anno sarebbe dovuto aumentare la TARSU, ma grazie ad un decreto che permette di usare altri capitoli di spesa a copertura, la festa è solo rimandata al2009. Sicuramente si appliccherà la teoria dello scaricabarile.
Mimmo Russo