San Giuseppe Vesuviano - Da alcune settimane la Polizia locale di San Giuseppe Vesuviano ha lanciato un’operazione a tolleranza zero contro gli esercenti che occupano abusivamente marciapiedi e spazi pubblici. Oltre 30 verbali elevati e un negozio chiuso perché nel corso dell’anno era già stato multato due volte sempre con la stessa motivazione.
Nel corso dell’operazione gli agenti della p.m. hanno anche informato gli esercenti che è possibile richiedere un’autorizzazione, qualora la legge lo preveda, all’ufficio tecnico il quale è stato già sollecitato dai Commissari prefettizi ad accelerare le pratiche .
Le attività maggiormente colpite sono state le rivendite di frutta e verdura e molti negozi di cittadini stranieri che avevano scambiato il marciapiedi per un’appendice dell’esercizio pubblico. Dal comando Polizia locale ci informano che non è in corso alcuna discriminazione verso esercenti stranieri, il problema è che con la riconversione di molte attività, il piccolo commercio all’ingrosso è oggi solo appannaggio della comunità cinese.
Lo scandalo dell’occupazione dei marciapiedi da parte degli esercenti all’ingrosso e al dettaglio, è un problema atavico della nostra comunità. Già nei primi anni ’70 si parlava di regolarizzare il settore commercio, ma poi passò la teoria …. “meglio uno sviluppo disordinato a nessun sviluppo …” ed ognuno si sentì autorizzato a comportarsi come meglio credeva. Fino all’ultima crisi di qualche anno fa che vide protagonisti i negozianti di via San Leonardo e qualche cittadino che cominciò a denunciare il caso per iscritto. La politica, di giorno tuonava contro i vigili che non facevano il proprio lavoro e di notte brigava con i grossisti al motto … Mo’ beche iio…, come si poteva trovare una soluzione con questo metodo resta un mistero.
Adesso gli esercenti ritengono che la Commissione prefettizia, guidata dal Prefetto Trotta, “avrebbe potuto cercare un metodo un poco meno doloroso per spiegarci che la la pacchia era finita, e che da oggi si applicavano le stesse regole in vigore in Italia da sempre, prima di passare direttamente ai verbali per occupazione di suolo pubblico”.
Ciò provoca un sentimento negativo da parte di chi viene multato nei confronti di chi applica  giustamente la legge.
C’è frattanto chi sottolinea che la legalità in paese ancora un optionl, a cominciare dall’Ente Comune, come dimenticare che tutte le scuole sono prive di certificazione statica e di certificato igienico sanitario? (o perlomeno i dirigenti scolastici non hanno ritenuto utile mostrarli all’inizio dell’anno scolastico in corso, ndr). Come non notare che la casa comunale è priva delle più elementari norme di sicurezza? Ma vorrei far notare l’aspetto più fastidioso della faccenda, e cioè che si è cominciato come al solito, dall’anello più debole della catena: i fruttivendoli, tralasciando attività che abusano molto di più degli spazi pubblici, ma che grazie alle loro dimensioni, godono di una sostanziale impunità. Intendo: assicurazioni, banche, clinica S.Lucia, Comune, farmacie, laboratori di analisi, posta, studi medici, supermercati, ASL, tutte attività che catalizzano centinaia di veicoli/ora strangolando completamente le nostre strade, riducendo la vivibilità a zero a chi è costretto suo malgrado a conviverci.

La Commissione Prefettizia assicura  “che questo é solo il primo di una serie di interventi a 360 gradi contro piccoli e grandi abusi”.