San Giuseppe Vesuviano - Lunedi 22 febbraio alle 20.30, come da programma, hanno fatto il loro ingresso nel grande salone del ristorante Falangone pieno all’inverosimile, il ministro per le pari opportunità On. Mara Carfagna e il consigliere regionale uscente Pietro Diodato. Grandi applausi dei tanti cittadini presenti fra cui molti giovani, imprenditori e politici, alcuni venuti anche da paesi vicini. A presentare la serata Saverio Carillo, componente del direttivo Pdl locale, che dopo un breve saluto ha passato la parola al coordinatore Pietro Ferraro che si è augurato una vittoria del Pdl alle regionali e ha candidato il partito alla guida della città alle prossime comunali. La parola è passata a Paolo La Manna presidente di Azione Giovani che ha chiesto al ministro pari opportunità dei giovani del sud rispetto a quelli di altre regioni italiane, che fosse dato più spazio alla meritocrazia rispetto alle clientele. Ha concluso:”Noi non vogliamo avere le mani in tasca, vogliamo sporcarcele per pulire il mondo!” . Intervento di grande spessore, ma in forte contraddizione con lo scandalo della Protezione Civile che ha visto le clientele primeggiare sulla meritocrazia.
Nello De Lorenzo ha ricordato che a San Giuseppe la democrazia è “commissariata” dal 2002 e che per cambiare serve un forte sostegno al Pdl (applausi). Catapano, in gessato bianco/marrone, elogia le qualità degli illustri ospiti ed invita “la sangiuseppe bene” a votare Pdl, puntualizzando che la sinistra non ha alcuna possibilità di vittoria. Chiede al ministro due cose importanti: far costituire il governo parte civile nel ricorso al TAR presentato dalla ex maggioranza Ambrosio e di rivedere la Zona Rossa del Parco del Vesuvio per dare ai cittadini e alle imprese sangiuseppesi una valvola di sfogo (applausi).
Il primo degli ospiti importanti a prendere la parola è l’On. Marcello Di Caterina che, come alle elementari, invita a votare “Carfagna e Diodato”. Prende un chiaro impegno politico con gli elettori di risolvere il problema della “Zona Rossa” (applausi). Ricorda che il ministro si è distinta per la legge antistalking e per la “clown-terapia” (ovvero i pagliacci negli ospedali pediatrici, ndr). Arriva finalmente il turno del politico più di razza presente in sala: l’On. Pietro Diodato, consigliere regionale uscente alla Regione Campania, primo eletto nelle file di AN al Comune di Napoli, dove firmò la denuncia che diede il via allo scandalo degli “stipendi d’oro” . L’On. Diodato non è certo uno che la manda a dire:“I cinesi sono la piaga più profonda. Due sono i nemici: Grande Distribuzione e Cinesi. Questi territori hanno subito un’invasione patologica e non fisiologica. Risolveremo il problema della zona rossa nel Vesuviano e nei Monti Lattari con un impegno politico”. Definisce la Carfagna e Caldoro “Bocche da Fuoco - Cannoni da ‘90″ puntati a difesa della Campania a Roma e a Napoli, ma che nell’immediato non se ne parla di ridurre le tasse anche se ci saranno forti pressioni sul governo di Roma per farsi carico del buco provocato dalla sinistra nella sanità campana.
Chiude la serata l’ospite più atteso, l’On. Mara Carfagna ministro per le pari opportunità del governo Berlusconi dal 2008. Eletta la prima volta alla Camera dei Deputati nel 2006 viene rieletta nel 2008 dopo che la sua candidatura provoca una forte tensione fra il Cavaliere e la first lady a causa di intercettazioni a sfondo sessuale. Laureata all’Università di Salerno in Giurisprudenza nel 2000, con una tesi su Diritto dell’informazione e Sistema Radiotelevisivo, proprio mentre era co-presentatrice del programma TV La Domenica del Villaggio. Il suo impegno parlamentare ha prodotto la legge anti - stalking e ha depositato un disegno di legge sulla prostituzione che prevede pene per chi si prostituisce in luogo pubblico, mentre incentiva la prostituzione in luogo chiuso, ovvero reintroduce i bordelli chiusi dalla legge Merlin. Nel 2007 si è dichiarata contro la regolarizzazione delle coppie omosessuali perchè sterili, ricevendo molto critiche dalle coppie eterosessuali sterili.
Ha aperto il suo intervento:”Forse quando ho accettato la candidatura offertami dal presidente Berlusconi ero ubriaca. Voglio essere l’anello di congiunzione fra i cittadini campani ed il governo, ma per far questo ho bisogno di migliaia di voti per poter sbattere i pugni sul tavolo. La sinistra ha umiliato i giovani campani con l’assistenzialismo e i corsi di formazione. La sanità in Campania è fra le peggiori d’Europa e il centro sinistra ne dovrà rispondere al tribunale penale e a quello della storia. Il nostro prossimo obbiettivo sarà il Comune di Napoli: dal rinascimento ai rifiuti. De Luca è il continuo di Bassolino”.
In sala molti dei presenti forse si sarebbero aspettati qualche parola sui veri problemi locali come: strade- rifiuti- vivibilità- scuole-programmazione-trasparenza degli atti, o delle sfide del futuro come: comunicazione-integrazione- sicurezza-apertura a nuovi mercati-riduzione della burocrazia. Non vogliamo credere che tutto questo non interessi alla destra del 2010 e che l’unico obbiettivo sia solo prendere il potere.
Mimmo Russo