San Giuseppe Vesuviano - Nel tardo pomeriggio di mercoledi 10 febbraio, l’orologio del tempo ha cessato di battere, proiettando l’intero quartiere dei Ciferi a prima della rivoluzione industriale. Computer ,elettrodomestici ed altre attrezzature elettriche si sono fermate mostrando tutta la loro inutilità senza il prezioso combustibile.
I cittadini dapprima hanno preso la cosa con filosofia, pensando ad un normale distacco per manutenzione, poi quando le lampade di emergenza si sono esaurite, hanno cominciato a tempestare il numero verde del gestore, il quale affermava che a breve il problema si sarebbe risolto. Il panorama intorno alle case si è fatto sempre più tetro e le strade, già malridotte di giorno, si sono popolate di ombre indistinte. Le ragazzine appiedate non hanno potuto comunicare con i genitori perchè le centraline telefoniche non funzionavano, i negozi sono rimasti aperti perchè le serrande, dotate di motori elettrici, erano bloccate. Qualcuno ha cercato di ribellarsi a questo sopruso provocato dal gestore della rete rivolgendosi alle forze di polizia, ma la risposta è stata da k.o.:“Non siamo competenti al momento, per le denunce venite domani mattina”.
Il guasto è stato risolto verso le 01.30 di notte,quasi otto ore dopo! Il risultato è stato: scongelamento di tutti gli alimenti in frigo,ore di lavoro perse e una serata da incubo per grandi e piccini. Questo non è il solo caso di lunga interruzione di corrente,anche nella zona alta di San Giuseppe i distacchi sono frequenti e il numero di emergenza risponde:”…..stiamo provvedendo…..”.
La cosa sconcertante è che i guasti si creano quando vi è un sovraconsumo di energia che provoca danni al sistema con il conseguente distacco della fornitura. Ma noi che da anni assistiamo alla continua chiusura di aziende grandi e piccole, ci chiediamo:” Ma chi lo consuma questa corrente?” O la rete è talmente vetusta che basta un fulmine per mandare tutto in tilt? Domande a cui nessuno risponde.