San Giuseppe Vesuviano - La politica è davvero un carrozzone che carica tutti e di tutto? Parrebbe di si, se da martedi 2 febbraio 2010 è ufficiale che il gruppo facente capo all’ex sindaco Ambrosio (Tonino) sciolto per infiltrazione camorristica il 3 dicembre scorso dal prefetto Pansa, è passato voti, bagagli e burattini al partito di Pier Ferdinando Casini. Primo atto del cambio di casacca è stata la candidatura della moglie del sindaco, Sabrina Castaldo, alle regionali sotto la bandiera dell’Udc.
L’inossidabile Ambrosio è dal lontano 1973 sulla scena politica, preceduto solo da personaggi del calibro di Andreotti, i partiti che lo hanno visto protagonista sono: Pci, Dc, qualche civica (simbolo l’uccello) nel periodo di tangentopoli, poi, Forza Italia, Mpa e addesso Udc, passando attraverso il sostegno di questo o quel candidato provinciale, regionale, nazionale o europeo, non obbligatoriamente del partito di riferimento del momento. Una vita politica non certo rilassante, sempre sulla breccia.
Di tutta questa attività si ricordano progetti ed opere che hanno trasformato il volto della nostra cittadina: Piano Regolatore. Cavalcavia Lagno Capocresti. Centro Uno. Contratto Italgest, Vasca al Pianillo. Sito di Stoccaggio Contrada Beneficio. Piazza Garibaldi (con distruzione vasca dei pesciolini). Scuole. Viabilità. Parcheggi. Campo Sportivo. Raccolta Differenziata. Due Scioglimenti per Infiltrazione Camorristica (la prima il sindaco pro tempore era Ambrosio Arcangelo, ma si usciva da 54 mesi di gestione alla Tonino. ndr). Insomma 40 anni di iperattivismo.
Ma alle regionali del 2010 questa attività si eleverà al quadrato. Da una parte il Tonino si batterà sul fronte giudiziario per veder ristabilita la sua verità e cioè che la sua amministrazione non ha niente a che vedere con la camorra e che la legalità è stato sempre il suo punto di riferimento. Dall’altro il suo alter ego, il suo principale collaboratore di tante battaglie vinte con suffragi bulgari,la moglie Sabrina sarà impegnata come candidata alle regionali per l’Udc, con un programma di tutto rispetto: cercare di portare in tutta la Campania il modello San Giuseppe Vesuviano (sic!). Indirizzare forse tutte le scuole campane nella direzione del plesso Casilli (dove per la staticità sono intervenuti i pompieri), oppure come si ristruttura una scuola (Nappi) parcheggiando 50 bambini della materna in un edificio fatisciente con un solo bagno. Ma dove sicuramente la signora Ambrosio potrà dare un serio contributo a tutti i cittadini campani specie sul fronte della tutela giudziaria di chi commette un abuso edilizio, perchè i cittadini vanno tutelati difronte alla legge e spettacoli come la demolizione di Ischia della casa del povero Luigi non debbano più accadere.
Questa sarà una campagna elettorale di fuoco. Il partito di Casini, nuovo messia sangiuseppese, è riuscito a caricare sul proprio carro il fior fiore della politica locale: buona parte del centro destra e parte della ex sinistra sono già schierati, ciascuno con i propri obbiettivi e programmi. Ma il colpo più grosso per Pier Ferdinando è stato proprio l’arruolamento di Tonino e del suo gruppo che nel consiglio comunale sciolto contava ben otto consiglieri più una mezza dozzina sotto altre bandiere: un’armata!
Bene quest’armata avrà il suo posto di comando in via Scudieri 62, se qualcuno ha problemi con la differenziata, o intenzione di ristrutturare casa con l’adozione di tecnologie ecocompatibili, o la scuola del proprio figlio è visitata dai topi, o la mancanza di un piano commercio impedisce alla propria attività di emergere, o chiede servizi pubblici degni di un paese civile non deve far altro che recarsi li e chiedere del materiale elettorale. Come abbiamo potuto verificare in questi 46 anni i programmi del ”primario” sono stati sempre vincenti e se qualche volta qualcosa non ha funzionato è solo stato colpa dei governi di sinistra che hanno sempre remato contro questa cittadina.