San Giuseppe Vesuviano - Ci vogliono le telecamere!!!  Così urlavano i sostenitori dell’ex sindaco Tonino, mentre in tutte le strade del paese crescevano i cumuli di rifiuti e gli incendi erano quotidiani. Un giovane consigliere annunciò :”A breve installeremo 265 telecamere. La sicurezza è una priorità per l’amministrazione“. Ad ottobre 2009 partì il primo lotto: 4 telecamere in via Vasca al Pianillo, il punto più caldo del fronte alla guerra a sacchetto selvaggio. Si prevedeva di istallarne altre 32, poi lo scioglimento ha bloccato tutto.

Già allora la nostra opinione era in netto contrasto con il sistema delle telecamere, infatti il tempo ci ha dato ragione. Giovedi 28 gennaio verso le 17.30 una colonna di fumo nero, proveniente dalla zona della Vasca, era ben visibile dal casello autostradale dell’A30, sono quasi 2 Km! Nonostante il buio il fungo nero si alzava su tutta l’area del Pianillo, i VV.FF. allertati rispondevano in cantilena: “Via Vasca al Pianillo a San Giuseppe Vesuviano? Saranno sicuramente dei rifiuti tessili. Appena possibile manderemo qualcuno.”  Invece il comando Polizia locale di San Giuseppe Vesuviano allertato verso la stessa ora, rispondeva: “Deve essere più preciso, l’incendio è nel lato di San Giuseppe o in quello di Poggiomarino?” Osservando la colonna di fumo da via Vasca al Pianillo questa richiesta provocava un sentimento strano, misto fra la rabbia e l’ironia.

Sabato 30 gennaio siamo tornati sul luogo del delitto e lo spettacolo che ci si è presentato è quello della foto: una montagna di rifiuti bruciati ammassata da qualche pala meccanica per rendere la strada fruibile ai contadini. Tutto intorno vi sono sacconi industriali colmi di rifiuti, qualcuno contiene addirittura solo bottiglie di plastica, come se avessero fatto la differenziata ma poi, per motivi sconosciuti, il saccone deve essere finito qui insieme al resto. Il puzzo della Vasca è insoporttabile, un fiume in piena di liquami tracima e finisce in strada, e come una lava maleodorante carica di morte si incammina verso l’abitato di Poggiomarino dove incontrerà il canale Conte Sarno, attraverso il quale raggiungerà il fiume Sarno e quindi il Golfo di Napoli fra Castellammare di Stabia e Torre Annunziata.

Tutto questo avviene a meno di 500 metri dalla telecamere piazzata sotto il ponte della SS268. E’ vero a tiro di telecamera non vi sono più scarichi, ma come previsto, girato l’angolo, sembra di essere in un girone dantesco. Vi sono rifiuti ovunque, in gran parte industriali, via Muscettoli, Piano del Principe, l’area del casello dell’A30 a Palma Campania, via Meandri, ovunque vi sia uno spiazzo più isolato stanno ricomparendo cumuli di rifiuti seguiti da incendi dolosi. In centro la situazione non migliora, in alcuni punti gli operatori ritirano di tutto,indipendentemente dal giorno,in altri selezionano come dei chirurghi.

Vedremo cosa i commisari potranno fare per arginare tutto ciò. Qualcuno ha cercato di incontrarli, ma a due settimane dalla richiesta ancora non si riesce a fissare un appuntamento. Siamo passati dall’onnipresenza all’invisibilità.