Ottaviano - Il Comune di Ottaviano ha celebrato la seconda giornata della legalità presso la scuola Regina Margherita. Di tutto rispetto il carnet degli ospiti: Franco Roberti magistrato a Salerno, Raffaele Cantone, ex pubblico ministero al processo Spartacus, attualmente lavora al Massimario della Cassazione a Roma, il Prefetto di Napoli dott. Pansa, Don Tonino Palmese dell’Associazione Libera, il giornalista di Repubblica Antonio Corbo, il sindaco di Ottavano dott. Mario Iervolino, a coordinare il tutto il difensore civico del Comune di Ottaviano avv. Palazzi.
La sala zeppa con molte persone in piedi vedeva presenti i giovani dell’Istituto Diaz di Terzigno che hanno prodotto un video sulle mafie e una rappresentanza dell’Istituto Alberghiero “De Medici” in uniforme. Fra il pubblico molti giovani. In sala vi erano molti alti ufficiali delle forze di polizia.
Dopo la proiezione del video gli ospiti hanno espresso la loro opinione su domande del giornalista Antonio Corbo sui temi dei rapporti fra crimine organizzato e economia lecita e sulle tecniche di contrasto all’illegalità diffusa. Don Tonino ha chiesto espressamente che i beni dei mafiosi non fossero venduti ma utilizzati a scopo sociale. Il Prefetto Pansa ha chiarito che le prefetture già vendono beni confiscati e che il problema è solo stabilire cosa vendere e cosa demolire a futura memoria.
Tremenda la considerazione del dottor Cantone sui risultati della lotta al crimine organizzato: “Da un punto di vista militare lo Stato ha vinto la sua battaglia, il problema è che dal punto di vista sociale niente è stato fatto con la conseguenza che i clan in poco tempo si ricompongono e riprendono ad operare. Oggi sul litorale Domizio sono gli extracomunitari a chiedere il pizzo.” Franco Roberti sull’argomento incalza : “La camorra esiste a Napoli dal 1820, quando si costituì a Porta Capuana per chiedere il pizzo ai contrabbandieri, da allora si è sempre sviluppata dove vi è abusivismo. Sono gli imprenditori che vivono ai limiti della legge che favoriscono queste organizzazioni criminali”.
L’amministrazione Iervolino continua nel suo percorso politico di trasparenza e legalità. Gli ospiti presenti in sala sono la prova del credito di cui gode questo gruppo dirigente fin nelle più alte sfere del potere. La manifestazione è stata un successo sia dal punto di vista logistico che dal punto di vista della partecipazione. Chi ha fallito, l’altra sera, è stata la società civile. Con un programma che prevedeva ospiti di quel calibro, come minimo dovevano essere presenti migliaia di cittadini, le scuole, le associazioni, le arti e le professioni cioè quella società civile che con la sua apatia permette al malaffare di crescere come un parassita sulla pianta della vita. Invece si è assistito ad un rapporto di uno a tre fra appartenenti alle forze dell’ordine e cittadini presenti in sala, mentre a livello nazionale è uno a 250. In breve se non c’erano le guardie con i loro macchinoni blindati nessuno si accorgeva di niente.
Fra gli assenti da segnalare anche la “Politica”, quella dei capibastone e capirioni, ovvero quella che tieni “I voti” sia ad Ottaviano che nel comprensorio. Nessuno dei centinaia di candidati che ad ogni elezione si scannano per un voto ha sentito il bisogno di testimoniare da che parte sta. Forse anche su questo la nostra società civile dovrebbe fare autocritica. La serata si è chiusa con un ricco buffet offerto dal sindaco Iervolino.
Mimmo Russo