Mi sono immaginata di spiegare la storia di Berlusconi a un bambino di 5 anni. Ecco il risultato. “C’era una volta un uomo che dal nulla ha creato un impero fatto di imprese edili, reti TV, banche, assicurazioni, catene di distribuzione, giornali, cinema e sport. Non avendo però la bacchetta magica, per farlo deve dare molti soldi a dei signori molto importanti. Lo fa di nascosto perché nel Paese in cui vive (e viviamo) non si può fare. Quando lo scoprono, quest’uomo si spaventa: ha paura che lo metteranno in prigione, un posto dove va la gente (comune) che sbaglia. Dei suoi amichetti però gli dicono che se diventa capo del Paese in cui vive può cambiare le regole e farle come piace lui. L’uomo, inoltre, pensa che avendo un regno di TV e giornali molto grosso può entrare subdolamente nelle case di tutti i suoi sudditi senza che questi se ne accorgano ! In men che non si dica, l’uomo diventa capo del Paese, mette i suoi amichetti nei posti più importanti e riscrivere le leggi come piacciano a lui . Per convincere ancora di più compare nelle (sue) TV piangendo e urlando che tutti ce l’hanno con lui, che nessuno gli vuole bene e molti gli credono. Intanto, nel Paese, degli uomini che credono che la legge debba essere uguale per tutti si riuniscono e dicono che le leggi che quest’uomo cattivo ha fatto non vanno bene perché chi sbaglia deve andare in prigione. Come tutti. L’uomo risponde che non gli importa perché il potere adesso ce l’ha lui e può fare come vuole tanto che ripropone le stesse leggi che non solo lo renderanno più forte ma non lo faranno andare in prigione! Molti sudditi lo acclamano per questo, parecchi lo detestano. E così NON vissero tutti felici e contenti.”
“Che favola triste… non finisce bene!”, dice il bambino. Non è una favola, caro bambino. E’ la realtà.
Di Stefania S.