scudettosan.gifSan Giuseppe Vesuviano- La Sangiuseppese non è mai fallita,  anzi milita nel campionato  professionistico di C/2 e anche quest’anno punta ad un’altro salto di categoria. Purtroppo, però,  per i tifosi  della nostra città la squadra è, da un anno, solo un ricordo. La proprietà preseduta dal duo Moxedano-Bouchè sembrerebbe avere altri programmi che far giocare la squadra a San Giuseppe Vesuviano. Anzi, giusto per far sparire il nome “Sangiuseppese” dal panorama calcistico nazionale  ha denominato la compagine vesuviana: Sporting Neapolis, autopromuovendola a seconda squadra della città di Napoli.
Ad intervenire sulla vicenda è la lega professionisti di serie C che tramite il suo presidente Mario Macalli ammonisce i nuovi proprietari della Sangiuseppese ai quali da  un ultimatum diretto alla  proprietà del club e senza voler sentire ragioni, impone, di chiamare la Neapolis col suo nome reale cioè Sangiuseppse,  obbligandola anche a giocare le gare casalinghe al Comunale di via Mattiuli. L’ azione della lega di C e diretta anche alla stampa Nazionale, che viene invitata a chiamare la squadra, non  con la denominazione di Neapolis ma Sangiuseppese, cosa che tutt’ora fa solo la rai ed i  quotidiani nazionali.

Nella querelle tra lega e società, sembra essersi intromesso anche il Comune che, a sorpresa, dichiara lo stadio inagibile. Macalli, forse intuendo una sorte  di filing trà i nocchieri comunali ed il duo dirigenziale Moxedano- Bouchè, contrabbatte, ed obbliga la società a giocare lo stesso a San Giuseppe Vesuviano, ma a porte chiuse.
La società non si arrende ed arriva in suo soccorso un’altra coincidenza: l’amministrazione Ambrosio delibera  il rifacimento del manto erboso dello stadio comunale di via Mattiuli, ancora più a sorpresa se si pensa che si è lontani dalla stagione della semina dei campi sportivi.

Da molti questa èconsiderata una scusa per allontanare la squadra da San Giuseppe. Di conseguenza la Sangiuseppese come da regolamento, è obbligata a giocare nello stadio piu vicino, cioè di Palma Campania. Dove si gioca a porte aperte con ingresso gratuito, con una capienza inferire ai 200 spettatori, per la maggior parte familiari dei calciatori, a dimostrazione delle scarsa simpatia che nutre la squadra con il nome Neapolis.
Insomma sembrerebbe proprio che l’amministrazione Comunale di San Giuseppe Vesuviano ci metta sempre lo zampino per far scomparire dal panorama calcistico la Sangiuseppese, anche perchè valutate le strane coincidenze, sia dai tifosi che dalla lega di C emerge uno scenario molto insolito, ed unico in Italia, che stà danneggiando non solo   l’immagine calcistica della nostra città.

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