Caro direttore, ti chiedo di ospitarmi su Unapagina e colgo l’occasione per ringraziarti a nome di tutte le persone per bene che auspicavano una soluzione del genere per San Giuseppe Vesuviano. Ti chiedo di ospitarmi perché è necessario fare un po’ di chiarezza. Ebbene si “il Consiglio comunale di San Giuseppe Vesuviano è stato sciolto per infiltrazioni camorristiche”. Perché è accaduto tutto ciò? Certamente non perché i cittadini sangiuseppesi sono tutti collusi con la camorra, anzi tutti sappiamo che la nostra comunità per la stragrande maggioranza è fatta di persone per bene, ma solo perché dopo un’indagine molto accurata di circa sei mesi una commissione di accesso di nomina prefettizia ha detto che il Consiglio comunale andava sciolto. A tale relazione si è poi aggiunto il parere del Comitato per l’ordine e la sicurezza integrato della figura del magistrato competente per territorio. Sulla scorta di tali relazioni concordanti il Ministro sapete cosa ha fatto? Ebbene il Ministro ha chiesto un’indagine supplementare al Questore di Napoli e prendendo spunto da tutte queste notizie, si parla di un dossier di circa 400 pagine, ha formulato la richiesta di scioglimento per infiltrazioni camorristiche del nostro amato Comune. Per farla breve è d’uopo che tutti sappiano che “il Consiglio comunale di San Giuseppe Vesuviano è stato sciolto per infiltrazioni camorristiche”, dopo che si sono espressi all’unisono: la Commissione d’accesso composta dai Carabinieri, dalla P.S., dalla Guardia di Finanza, da due esponenti della Prefettura; il Comitato per l’ordine e la sicurezza integrato della figura del Magistrato competente per territorio; sua eccellenza il Prefetto; il Questore; il Ministro Roberto Maroni ed il Consiglio dei Ministri della Repubblica italiana.
Per dirla tutta ci sarebbe stato un intervento politico del tutto maldestro da parte di esponenti politici dell’MPA per insabbiare la vicenda, ma come tutti sappiamo è andato a buca. Dopo questa notizia io e tante altre persone per bene abbiamo esultato perché questo era l’unico modo legittimo per ridare voce alla speranza che anche il nostro paese un giorno possa essere amministrato da persone capaci e per bene.