Dopo il valido esempio di Corona, arruolato nei mesi scorsi da una “srl locale” di quelle che adesso ci sono e domani no, in una pseudo-pubblicità. Grazie alla notorietà del “grande personaggio”, forse credendo d’incrementare le vendite, sul vago-mito e non costruendo aziende sul solido.

All’esempio precedente si aggiunge in queste ore quello della Noemi da Portici, la quale sempre per una società locale d’intimo, che approfittando della notorietà della ragazza-presidenziale, tende a rilanciare le vendite di prodotti che con la crisi economica, purtroppo, hanno subito anch’essi notevole flessione.

Ma la riflessione amara è: per poter lanciare o far affermare dei prodotti è utile il testimonial-negativo (cioè che suo malgrado, forse è stato/a coinvolto in fatti di cronaca? Ma costerebbe di più e/o sarebbe meno utile un personaggio positivo! La verità è che il positivo non si porta più. Almeno di questi tempi.