San Giuseppe Vesuviano - I rifiuti sono diventati parte integrante della nostra società. Si usano per accrescere il potere politico e il conto in banca, servono per fare speculazioni al ribasso sui terreni destinati a discariche e speculazioni al rialzo nelle aree bonificate. In nessuna parte del mondo hanno un tale valore aggiunto.
Qualche giorno fa il sottosegretario all’emergenza rifiuti del governo Berlusconi, Guido Bertolaso, ha invitato un gruppo di giornalisti napoletani e della stampa estera a fare uno Spazzatour per discariche, inceneritore e impianti per il ciclo integrato dei rifiuti. Ha mostrato come, secondo lui, è stato risolto l’emergenza rifiuti. A chi gli faceva notare che la monnezza è ancora presente nelle strade della Campania ha risposto che la colpa è dei Comuni e che quasi nessun sindaco ha rispettato l’obbligo di raggiungere il 35% di differenziata e che quindi molte amministrazioni andrebbero sciolte.
Certo che la politica è bella, parafrasando un noto commerciante di tessuti sangiuseppese che usava dire : “O’ Mestiere è bello perchè nisciuno capisce niente …” , possiamo dire che il sottosegretario Bertolaso usa la monnezza a suo uso e consumo, quando è arrivato era tutta colpa della Regione retta da Bassolino, oggi invece la colpa è dei comuni. Potenza delle elezioni prossime venture.
Cari lettori la verità è ben diversa da quella proposta dai media nazionali, la verità è in queste foto scattate all’uscita del casello di Palma Campania nella stradina che porta all’ex discarica Pirucchi. Circa un kilometro di sacchi di spazzatura industriale e copertoni dati alle fiamme giorno e notte fa da corollario a questa stradina interpoderale che un tempo accedeva alla discarica, percorrendo la strada l’odore di morte è nauseabondo, stranamente le ruote lasciano una traccia nel fango molto simile all’argilla che alla nostra terra vulcanica.
Tutto è cominciato circa un paio di anni fa quando la Regione ha iniziato gli espropri dell’area per fare un’asse di collegamento fra il casello autostradale e Lauro di Nola, i pochi proprietari dei terreni hanno abbandonato le colture e i criminali hanno occupato il territorio. Qualcuno dei residenti ha provato a denunciare alle autorità lo scempio che stava avvenendo, ma il risultato è stato che le forze dell’ordine intervenute a pattugliare la zona fermavano i residenti per controlli e non un certo furgone bianco notato spesso, a tutte le ore del giorno, arrivare carico e partire vuoto. I residenti sono tornati a coltivare i loro ortaggi sul bordo dell’inferno a testa in giù, oggi non vedono, non sentono e non parlano.
Sembra che da quando anche San Giuseppe Vesuviano ha iniziato a mettere le telecamere antirifiuti gli scarichi illegali, e gli incendi, sono aumentati vertiginosamente. Solo in questa settimana decine di roghi si sono levati in tutta la zona, portando in quota tonnellate di polveri sottili che ricadendo a terra sono entrate nella catena alimentare provocando, in un breve futuro, leucemie e tumori.
Fra un mese il commissariato per l’emergenza rifiuti chiuderà i battenti, come ha detto Bertolaso la Campania ha un’autonomia di quattro anni, dopodchè se non si saranno costruiti gli inceneritori saremo punto e capo. Di differenziata e isole ecologiche non ne parla più nessuno, il bilancio 2008 al capitolo monnezza ha chiuso con un meno 5 milioni di euro e il problema rifiuti industriali non è stato nemmeno preso in considerazione dall’amministrazione Ambrosio: alle imprese sangiuseppesi in 4 anni di raccolta differenziata non è stata consegnata neanche una busta. Un record.
Mimmo Russo