San Giuseppe Vesuviano - Come da impegno con l’Alto Commissariato per l’Emergenza rifiuti anche il Comune ha consegnato, entro il termine dell’11 marzo, all’ente Provincia il piano per lo smaltimento dei rifiuti. Si tratta di un fascicolo enorme con centinaia di pagine e decine di grafici che, forse, a breve troveremo sul web. In sintesi è una rielaborazione dell’attuale porta a porta, con l’aggiunta di un’isola ecologica, un sito di trasferenza (discarica) e molte più buste colorate con i codici a barre.

La scaletta seguita dal Comune è la seguente: nei prossimi tre o quattro mesi, burocrazia permettendo, si costruirà l’isola ecologica in via Vasca al Pianillo, dove i cittadini porteranno i loro rifiuti differenziati e grazie ad una card preventivamente consegnate a tutte le famiglie e a tutti gli operatori. I tecnici del Comune provvederanno a pesare ed a selezionare i materiali, sulla card verranno scaricati dei punti che a fine anno dovrebbero ridurre la tarsu, che nel frattempo sarà diventata TIA (salvo complicazioni, ndr). In questo luogo si potranno anche conferire gli ingombranti(mobili,elettrodomestici etc.).

Seguira’ a breve la costruzione del sito di trasferenza in zona Muscettoli, circa un centinaio di metri da dove si trova l’attuale discarica sequestrata usata e dal Comune nelle emergenze passate, che servirà a stoccare l’indifferenziato quando il sistema si blocca. Contemporaneamente si distribuiranno ai cittadini buste di vario colore a seconda dei materiali (sul tipo di Mercato San Severino ndr), nel piano è previsto un ciclo di informazione al cittadino ma non è specificato, al momento, il responsabile.

A curare tutto è l’attuale capo dell’ufficio tecnico comunale ingegnere Vincenzino Scopa, che ha avuto l’incarico di preparare sia la parte burocratica che quella tecnica. Attualmente è in attesa che il piano faccia il suo iter per dare il via alla parte operativa. Uno degli scogli più importanti che ha dovuto affrontare il piano è stato la riduzione della pianta organica da 52 elementi a 39, salvo poi verificare sul campo se questo parametro sarà rispettato per due motivi: uno è l’aumento del lavoro e un’altro è la predisposizione della nostra amministrazione ad assumere persone anche se non servono (vedi i giovani della 328)

Il costo ulteriore di questo nuovo piano dovrebbe essere intorno ai 2 milioni di euro, che lo Stato consegnerà al Comune man mano che i lavori avanzano, di cui circa 500 mila sono già disponibili per fare l’isola ecologica. Certo che noi cittadini sangiuseppesi abbiamo forte il senso del sadomasochisimo: facciamo gestire i nuovi fondi dei rifiuti alle stesse persone che hanno miseramente fallito, nella gestione dei rifiuti, fino a ieri! Con grande rammarico si ricorda che ciò che il Comune adesso presenta come un successo era già stato chiesto tempo fa al sindaco Ivan Casillo ricevendone una risata di scherno. I corsi e ricorsi della storia.

                                                                                                                                   Mimmo Russo