imgp1130.JPGSan Giuseppe Vesuviano - Mancano circa 15 giorni alle elezioni politiche e già la macchina elettorale gira a mille. Tutte le Tv nazionali e locali sono schierate come per una battaglia, centinaia di candidati, noti e non partecipano ai talk show ed esternano i loro programmi e le loro ricette per risolvere i nostri problemi. Purtroppo questo circo mediatico finisce anche sui muri delle nostre città attraverso “manifesto selvaggio”.

Da una settimana, prima ancora che il Comune piazzasse gli appositi cartelloni, centinaia di manifesti sono comparsi in ogni dove, candidati hanno presentato il loro programma, spiegato le loro ragioni, pubblicizzato il loro nuovo simbolo, il tutto a spese dei nostri muri e cosa ancora più grave a spese di quegli imprenditori che usano la pubblicità murale per il loro lavoro.

L’assessore Antonio Ambrosio precisa “il Comune già dal giorno 1/2 aprile si attiverà con una squadra di operai per fermare l’opera degli attacchini dei partiti, se ci saranno violazioni alle norme interverremo nei limiti del possibile”.

Purtroppo l’assessore dimentica che tutto il gruppo ex FI, che il mese scorso ha firmato per entrare nel Pdl di Berlusconi in parte sono passati con il partito Mpa, e che proprio questo movimento si è distinto in questi giorni per una massiccia attività di attacchinaggio selvaggi. Quindi viene difficile credere che degli amministratori prendano seri provvedimenti contro se stessi.

Alla domanda se ci saranno indennizzi per quegli imprenditori che saranno danneggiati dall’opera degli attacchini politici, l’assessore risponde, “è vero il Comune percepisce una tassa per garantire la visibilità per almeno tre giorni al privato, ma purtroppo se gli operai del Comune per tirare via i manifesti politici danneggiano anche i privati noi non siamo attrezzati con un sistema di risarcimento”.

Certo che un partito di destra che chiede il liberismo più aperto e un candidato come l’onorevole Barbato, che si è battuto anche a male parole per chiedere il rispetto degli impegni, vederli adesso essere i primi a violare la norma più elementare del vivere civile, lascia perplessi.

Ma sicuramente i nostri imprenditori forti del detto napoletano, “Adda’ passa’ a nuttata ” avranno pensato bene di non impegnare soldi in pubblicità murale in questi giorni.

                                                                                           Mimmo Russo