San Giuseppe Vesuviano - La triste storia raccontata ieri sulla perdita d’acqua a via S.Mariala Scala ha avuto un’evoluzione: da fiume siamo passati a cascata. Questa notte la pressione dell’acqua ha rotto l’ultimo diaframma di terra che ostruiva il passaggio creando lo zampillo che si vede dalla foto. Se non fosse una tragedia sarebbe anche uno spettacolo interessante vedere l’acqua zampillare dalla terra, solo che a pagare il conto (salato) sono i cittadini attraverso le bollette alla Gori.
Il comando Polizia locale (ri)avverito sulla faccenda risponde: “Siamo a conoscenza del problema, ieri (il 29 ottobre, ndr) abbiamo più volte telefonato all’acquedotto, ma ci hanno sempre risposto che avrebbero provveduto al più presto e lo stesso ha fatto l’ufficio tecnico. Purtroppo il Comune non ha autorità sull’impianto”.
Ricordiamo che la Gori è una società della Regione Campania a capitale misto pubblico/privato e che nel consiglio di amministrazione siedono anche rappresentanti dei comuni. Cosa fa la politica sangiuseppese?Chi pagherà per i danni provocati dalla cattiva gestione della Gori di un bene così prezioso come l’acqua?
Ricordiamo che da oggi metà del centro di Ottaviano e buona parte del Comune di Somma sono in emergenza idrica con la chiusura delle scuole e gravi problemi alle aziende agroalimentari ed alla cittadinanza tutto, mentre a San Giuseppe c’è una grossa falla nell’impianto idrico e da otto giorni nessuno ripara.
Mentre scriviamo sono arrivati i tecnici della Gori che hanno cominciato la riparazione. Per fortuna oggi ci troviamo di fronte una persona coscienziosa che accetta il dialogo, capisce la necessità di risolvere il problema in modo strutturale ed ordina in centrale un tubo corazzato protetto da camini in cemento. Gli operai iniziano il lavoro e lui è costretto a dirigersi su altri cantieri. Oggi, con due operai a disposizione più un’idraulico devono intervenire su oltre 15 cantieri come questo di via S.Maria la Scala. Una follia!
Mimmo Russo
