San Giuseppe Vesuviano - Il presidente Randaccio ha convocato il Consiglio comunale per il 14 ottobre alle ore 20.00, all’ordine del giorno: approvazione rendiconto di gestione del 2008; variazione di bilancio; un riequilibrio di bilancio del 2009; approvazione del regolamento per i gemellaggi; e sei sentenze per debiti fuori bilancio.
Gli atti sono stati notificati ai consiglieri comunali venerdi 9 ottobre, giusto nei cinque giorni canonici stabiliti dal regolamento comunale. Considerando che sabato e domenica il Comune è chiuso, restano meno di tre giorni per leggere gli atti e definire una linea politica. Questo comportamento lede i diritti costituzionali dei consiglieri e limita fortemente l’accesso agli atti pubblici anche ai cittadini che eventualmente vorrebbero partecipare ai lavori.
Sull’argomento il capogruppo consiliare del Pd Dora Franzese ci dice:” E’ una mancanza di rispetto ai consiglieri ed ai cittadini. Nei fatti, visto il comportamento recidivo, non si può pensare ad un’evento eccezionale ma ad un comportamento intenzionale della presidenza del consiglio e dell’amministrazione tutta, quasi a voler dire che la cosa pubblica non è di tutti ma di pochi eletti. Ricordo a me stessa che più volte il Randaccio è stato sollecitato sull’argomento ed al rispetto dei tempi per l’approfondimento degli atti. La risposta è sempre stata “provvederemo …” ma visto il perpetrarsi della convocazione del preconsiglio e del consiglio in tempi cosi stretti non si può pensare ad una casualità, ma ad una premeditazione. In quanto, di fatto, si impedisce ai consiglieri di esercitare la propria funzione”.
Molto critico anche il capogruppo in consiglio comunale del Pdl Vincenzo Catapano: “Questo aspetto, ancorchè fondamentale per consentire ai consiglieri comunali una giusta ed attenta disamina delle delibere in Consiglio comunale è un marginale aspetto di quella che può essere definita completa assenza della democrazia che tutti i giorni i cittadini, e i dipendenti comunali, sono costretti a registrare nel nostro paese. Basti pensare all’amianto presente al 1° Circolo Didattico di piazza Risorgimento che non viene rimosso, e alla doppia bomba ecologica di via Vasca al Pianillo: la discarica a cielo aperto e la vasca dei liquami. Denunciate sia dal mio partito in Consiglio comunale e sia sulla stampa nazionale e locale. Tutto per consentire all’amministrazione comunale di fare: feste, sagre e notti bianche.”
Questo è quanto succede a San Giuseppe Vesuviano, proprio mentre il ministro Brunetta ha presentato la sua riforma della P.A. che prevede addirittura di conoscere il numero di cellulare dei dirigenti pubblici oltre alla loro e-mail e del loro stipendio, il tutto sul sito del Comune. Invece il sito del Comune di San Giuseppe Vesuviano sembra quello di un’agenzia di feste e sagre, dove gli atti pubblici sono solo la cornice. Sarebbe opportuna una seria presa di coscienza dell’opinione pubblica per stigmatizzare questi comportamenti dal sapore feudale.
Mimmo Russo
l