La cosa che mi sconvolge nell’ affaire Berlusconi è la insistenza, ormai al limite della tollerabilità, per sapere se il premier va o no con le puttane (pardon: se le consenzienti signorine frequentano i ricchi e potenti si chiamano escort). Vuoi mettere! E quando mai avranno il letto di Putin? Anche nel puttanesimo non si sfugge alle regole della discriminazione per censo: da un lato un’auto parcheggiata alla men peggio con il patema che arrivi un pizzardone pronto a multarti, e non solo per il divieto di sosta, e dall’altro bagni holliwoodiani o da sceicchi arabi gonfi di petrodollari, lettoni degni di storia, più di quelli di Procuste o di S. Lorenzo.
Ma cosa deve avergli preso a Putin; è vero che la Russia non è l’Unione Sovietica, ma è sempre un grande paese. Di solito ai capi di stato e di governo si regalano rare edizioni artistiche o oggetti similari (già è volgare regalare un Rolex tempestato di diamanti), invece Putin regala al capo del governo italiano un letto che il collega bagascico destina alle prestazioni della escort di turno. Ma qualcuno gli ha fatto presente che, tutto sommato, l’Italia resta pur sempre un paese molto al di sopra dei quagliarielli, bondi, cicchitti, gasparri e via soffrendo. O il capo della Russia ha tenuto presente che, in questa disgraziata contingenza storica, un letto è esattamente rappresentativo delle più alte aspirazioni degli italiani, opportunamente rappresentate dal capo del governo?
Non siamo capaci di sciogliere il dilemma ma una cosa ci ha angosciato nell’ultima edizione di Anno Zero: caro Santoro non ci interessa sapere cosa ha fatto Berlusconi con la escort (per quanto mi riguarda sono letteralmente cazzi suoi). Tu sai che la moglie del capo del governo ha denunziato non solo il fatto che il marito frequentava puttane, maggiorenni o minorenni, ma che, forse per compensarle, aveva intenzione di mandarle a Strasburgo per rappresentare in questa sede il popolo italiano, almeno quello che si bea di berlusconi. E sai che la pubblicizzazione di questa generosità del premier ha fatto insorgere un po’ di persone, anche tra quelle politicamente vicine, costringendolo a fare parziale marcia indietro di cui è stata vittima proprio la D’Addario.
Ed allora avresti fatto cosa più meritoria e capace di indurre i cittadini ad un attimo di riflessione, se avessi puntato il dito su questo aspetto della vicenda, molto più scandaloso della frequentazione delle puttane. Avresti dovuto, anche scontando uno stomaco più che di struzzo di larga parte degli italiani, chiedersi e chiedere ai belpieri e soci, ma anche ai dissidenti, come sia possibile che una qualità da letto sia titolo per sedere sugli scranni del parlamento europeo, italiano, e del governo. Chiedersi e chiedere che contributo alle scelte politiche europee, nazionali e governative potranno mai fornire ministri e parlamentari di tale fatta.
Tenendo conto che, se passa questa pratica si aprirà una larghissima contesa a chi saprà meglio frequentare letti e lenzuoli di ogni tipo. Per il bene del paese: si intende. E per dirla tutta, proprio per vivificare la democrazia che chiama in causa gli italiani, come elettori, nulla di più democratico che il diritto di saggiare, ma solo ictu oculi dacchè la pratica è riservata al potere, le qualità delle candidate. Ma per fare questo Santoro avresti dovuto scontare un paio di inconvenienti: un calo di audience perché i cittadini italiani appaiono più interessati alle pruderie che alle questioni “politiche”. Spiegare che questo è un paese in cui il capobastone elegge direttamente i deputati e senatori; che per questa via i parlamentari sono tributari ai capi del titolo di onorevole e senatore ma, soprattutto, di uno stipendio tra i più, se non i più, alti in europa.
Che il tutto è stato possibile grazie ad una legge pensata e approvata dal centrodestra, e da Berlusconi in primis (è risaputo che tutti gli altri contano quanto un due di briscola), ma è stata praticata da tutti i partiti dell’arco costituzionale (se si possono ancora definire tali; visto lo scempio che hanno fatto dei principi, oltre che delle regole, della costituzione), con l’elezioni di mogli, fratelli, cognati, serventi e complici, e con l’esclusione dei non graditi. E partecipare proprio a quel cittadino, incuriosito o indignato per le avventure erotiche del premier, che è stato spogliato di parte dei suoi diritti fondamentali, e ridotto ad un beato utilizzatore finale di sceneggiate e parate propagandistiche, piene di bandiere e fanfare. Ma proprio perché ti vogliamo bene ti chiediamo di passare da anno zero a sciuscià.