imgp1021.JPGSan Giuseppe Vesuviano - In paese l’amministrazione comunale ce la sta mettendo tutta per attuare la raccolta differenziata. Prima i continui solleciti ai cittadini, poi la sensibilizzazione sull’argomento ha toccato le scuole, finanche una task-force di agenti della polizia municipale ha lavorato alacremente per dissuadere i più renitenti alla applicazione della differenziata. Anche un convegno che ha richiamato grossi esperti.

E le grosse aziende locali come avrebbero reagito ai giusti imput comunali per il rispetto delle leggi in materia di rifiuti? Qualcuno le controlla? I cittadini certamente si. E noi da questo numero apriremo una serie di servizi sulle percentuali di differenziata applicata nella nostra zona. Per cominciare alcuni nostri lettori ci hanno inviato un servizio fotografico proprio sulla maggiore delle aziende private locali e su come lì si applicherebbe la raccolta differenziata dei rifiuti. Insomma facciamo informazione.

imgp1027.JPGSi tratta della casa di cura S.Lucia. Le foto (scattate il 9 gennaio 2008) ritraggono grossi bustoni di spazzatura, il cui contenuto è un mistero, depositati proprio accanto ad uno dei numerosi ingressi, da dove quotidianamente transitano tantissimi utenti, ma anche semplici cittadini, anziani e, soprattutto, bambini. “L’isola ecologica in proprio” si trova sul perimetro dell’edificio, vale a dire su una strada dove transitano tantissimi pedoni, ignari di ciò che stanno sfiorando. In un ospedale ci sono vari rifiuti speciali, per i quali, in questo caso Asl e Nas dovrebbero accertarne lo smaltimento a norma di legge, così come i vari liquami prodotti.

Quando parliamo di differenziata, però, qui ci riferiamo ai rifiuti come umido, carta, vetro, alluminio, plastiche, ecc. E’ per questo che all’interno della struttura, nei vari reparti, dovrebbero esserci i cesti per i diversi materiali, non si può certo ammassare in un unico sacco nero? Ci preme sottolineare che periodicamente i grossi bustoni sono caricati direttamente da dentro il perimetro della casa di cura, dagli operatori ecologici, i quali, quindi, sarebbero sottoposti anch’essi a particolari pericoli per la propria salute?