San Giuseppe Vesuviano - Si è svolta una conferenza stampa ,presso la sede della Democrazia Cristiana per le Autonomie, in piazza Garibaldi, per annunciare l’avvio di un processo unitario che porti, nel più breve tempo possibile, alla nascita del Partito del Popolo della Liberta’.
Presenti, come costituenti, Luigi Sambuco per la Dc, Francesco Santoro per il Pli e Mauro La Manna per An. Presenti inoltre attivisti come Ottavio Mata, Aniello De Lorenzo (forse l’unico a schierarsi per un’azione veramente di contrapposizione e costruttiva pe ril paese), Pierluigi Cola e il capogruppo di An in consiglio comunale Vincenzo Catapano. Invitati molti giornalisti in rappresentanza delle varie testate locali.
La grande novità della serata è stato l’annuncio di aver aperto un tavolo di intesa fra i tre partiti che a livello nazionale compongono già la Pdl, solo che a S.Giuseppe a causa delle rotture politiche con il sindaco Ambrosio, si trovano nella spiacevole situazione di essere in antitesi con Fi. Nonostante ciò vi è la massima disponibilità verso tutte le anime che sostengono l’attuale maggioranza comunale,d isposte a compattare il partito sotto un’unica bandiera.
E’ opinione del consigliere Catapano che, “al più presto si formi il partito unico, si crei una sede ed uno statuto, che si votino gli organi dirigenti, si crei insomma una struttura radicata sul territorio capace di dar voce ai bisogni delle persone”.
Secondo Santoro, “i motivi che hanno spinto il Pli a sgangiarsi dal gruppone delle 12 liste sono principalmente di ordine politico, sembra che le istanze del Pli e della Dca siano state sistematicamente disattese, in questi dieci mesi di consiliatura il sindaco ha governato come un monarca assoluto senza tener conto delle opinioni (o degli imput?)”. degli alleati. Sambuco ha ricordato che, “il suo apporto, pari al 5,55% è giusto il numero dei voti che ha permesso ad Ambrosio di essere eletto al primo turno. Solo che al momento di dare voce alle istanze della Dca il sindaco ha fatto orecchio di mercante”.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il firmare l’ultimo manifesto della maggioranza (quello di risposta ad An con i 12 simboli ,ndr) anche con il simbolo di Pli e Dca, subito richiamato il sindaco, secondo il signor Mata, ha abbozzato dicendo che non sarebbe più capitato. Solo che il lupo perde il pelo e non il vizio, e sull’invito di domani sera per l’apertura della campagna elettorale di Fi presso un noto ristorante cittadino i simboli di Pli e Dca sono ancora ben evidenziati.
Certo che è una situazione kafkiana, mentre An con i suoi attivisti è fortemente motivata a portare avanti un’opposizione seria e coerente alla giunta Ambrosio, gli altri due partiti hanno si sposato il progetto costituente ma alla domanda “quindi siete contro Ambrosio?”, Mata risponde “no, assolutamente, vogliamo solo affermare il nostro ruolo e voteremo compatti la lista del Pdl anche se il sindaco sarà il candidato”. Solo De Lorenzo ha affermato che, “preferisce astenersi a votare una lista in cui è candidato il sindaco”.
Non è stato chiarito a chi scrive come sia possibile, tecnicamente, compattare la Pdl senza la presenza del sindaco Ambrosio, che a San Giuseppe Vesuviano è FI e non viceversa. Forse qualcuno spera in un’ammutinamento dei forzisti, o forse che il sindaco, per salvare la ragion di stato si pieghi a più miti consigli.Vedremo.
Mimmo Russo