San Giuseppe Vesuviano - La vita politica di questo paese è stata da sempre caratterizzata dalla presenza degli scritti anonimi, che ne hanno determinato le scelte o ancor più l’immobilismo di coloro che si sono avvicendati alla guida di questa comunità, specie da quando si è instaurato un modo “arrogantello” di amministrare. Tanto che quello del corvo appollaiato sulla casa comunale è divenuto una sorta di stendardo, di icona.
Se sia un corvaccio bruno, biondo, rosso, nero o brizzolato questo non è dato di saperlo, resta, però, il fatto, che probabilmente, quando le cose all’estensore anonimo di turno gli girano contro, o qualcuno gli è antipatico, o impossibile da piegare a mo di “calacapocchia”, ecco partire la missiva contro chi gli darebbe “fastidio”. A firma degli scritti si sprecano le sigle più disparate, ma non possiamo non ammettere che a etichettarle c’è sempre senso di grande fantasia. Ultimamente il fantomatico ed imprendibile (?) corvo si firma con “Aiutati che Dio ti aiuta”.
Ciò che lascia perplessi, addirittura esterrefatti e che la Polizia locale ha preso l’abitudine, ultimamente, di “assecondare”, se così si può dire, l’anonimista. Fiancheggiare nel senso che prende alla lettera lo scritto anonimo per mettere in croce pacifici cittadini. E’ accaduto ad un importante collaboratore di Unapagina, nonchè nostro amico. Nell’ azienda di famiglia si sono presentati gli agenti della polizia municipale a chiedere documentazioni di presunte irregolarità (riportate nello scritto di Aiutati che Dio ti aiuta), di illegale naturalmente non hanno trovato nulla, perchè non ci sono mai state azioni di quella famiglia contro la legge.
Il santone di “Aiutati che Dio ti aiuta” con tutta la sua rabbia e cattiveria repressa, anche questa volta ha fatto cilecca. Perchè lui non scrive lettere anonime contro coloro, i suoi amici e protetti che vivono nell’illegalità, che fanno abusi di ogni genere, (edilizi) ma sputa veleno contro i cittadini e le aziende serie e oneste che vivono nella legalità e con alto senso dello Stato. Questo è il clima che San Giuseppe Vesuviano è costretta a vivere ai nostri giorni. Prima o poi vedrete a questo uccellaccio le penne gli cadranno tutte. A questo punto i cittadini verificheranno, e informeremo, se la Polizia locale avrà altrettanta prontezza ad agire quando tra le mani gli perverranno denunce di abusi e illegalità, però, realmemente firmati da persone perbene e alla luce del sole.
Sul fronte delle indagini, gli inquirenti stanno lavorando alacremente, per accertare la vera identità di questi corvi, bruni, biondi, rossi, neri o brizzolati che siano, perchè sembra che intorno al Comune ne svolazzi più di uno. Basterebbe solo che chi avesse informazioni prendesse coraggio e si rivolgesse alla Procura della Repubblica di Nola. Solo così si potrà scrivere la parola fine su uno dei più pericolosi corvi sangiuseppesi.
Mentre per il profilo del mentecatto la nostra redazione ha interpellato uno psicologo. Che così ci ha relazionato. ”Individuo di buona cultura generale, grafomane, probabilmente laureato. Vicino alla pensione. Malato di onnipotenza, spietatamente convinto di essere il migliore, di saper fare tutto di tutti, anche i mestieri degli altri. Arcisicuro di farla sempre franca per tutte le sue tantissime malefatte. Talmente aggrovigliato nelle sue manìe di persecuzione, lui non si fida di niente e di nessuno, che dopo essersi guardato allo specchio scrive lettere anonime anche contro se stesso.