San Giuseppe Vesuviano - Questo della foto è uno degli incroci più pericolosi presenti nel nostro sistema viario. Ben otto corsie arrivano e ripartano dall’incrocio, in più è il varco più usato per accedere al casello dell’A30 di Palma Campania. Centinaia di grossi veicoli commerciali lo attraversano nei due sensi per entrare ed uscire da San Giuseppe Vesuviano. Senza contare le auto e i mezzi a due ruote. Gli incidenti, anche mortali, non si contano più. Spesso non interviene neanche l’autorità a causa della mancanza di feriti. Resta che il pericolo esiste.
Sono nel nostro territorio 4 delle 8 corsie che confluiscono all’incrocio le altre sono due per Palma C. e due per Poggiomarino. Possiamo dire che siamo titolari del 50% del problema anche se il grosso del flusso veicolare è diretto al nostro Comune, quindi dovrebbe essere una priorità per l’amministrazione.
Giusto nell’ultimo consiglio comunale alcuni consiglieri di maggioranza e di minoranza, nel fare gli auguri al neoeletto consigliere provinciale Giovanni Giugliano, chiesero un’intervento alla Provincia di Napoli risolutore del problema con la costruzione di una rotonda. Così come è stato già fatto su molti assi di competenza provinciale. Il consigliere Giugliano ribadi che per 30 mesi si è impegnato sull’argomento, ma che la Provincia retta dal centrosinistra, lo aveva sempre ostacolato. Ma ora le cose sono cambiate e con il nuovo governo abbiamo molte più possibilità.
E’ strano che un consigliere presente tutti i giorni (visti i gettoni di presenza in commissione) per cinque anni in Provincia non sia riuscito ad ottenere nemmeno una rotonda su di un’incrocio vitale per la circolazione, ma come si dice: non disperiamo. Quello che è ancora più strano è come mai l’amministrazione comunale sangiuseppese, di cui il dott.Giugliano è stato per cinque anni vicesindaco, resasi conto che la Provincia boicottava il nostro paese non si sia impegnata a mettere l’incrocio in sicurezza, per lo meno nel 50% delle corsie di sua competenza con l’istallazioni di luci, bande sonore, segnali di pericolo illuminati e invitando gli altri comuni limitrofi a fare altrettanto nel loro territorio di competenza. Mancanza di fondi? Semplice, invece, di seminare lampioni nei cortili privati, come si è fatto durante la campagna elettorale delle comunali del 2007,si poteva mettere in sicurezza gli incroci come quello di via Pianillo.
Unica voce fuori dal coro quella del consigliere Franco Giugliano di U.S. che interpellato sull’argomento dice:”Ho sottoposto il problema al consiglio più volte, ma sembra che non ci siano fondi e che la competenza sia della Provincia. Mi hanno promesso che a breve piazzeranno una boa luminosa al centro dell’incrocio. Meglio di niente”. Peccato che gli utenti della strada non votano, i residenti si.
Mimmo Russo