San Giuseppe Vesuviano - Era stato annunciato dal sindaco nell’ultimo consiglio comunale (23 luglio scorso) che, lunedì 27, sarebbero ripresi i lavori per il rifacimento di piazza Garibaldi. Invece, tutto è quasi fermo. Solo due operai al lavoro e la consegna dell’opera è prevista per il prossimo novembre. Si ricorderà che dopo pochi giorni di lavoro la ditta aveva messo i “sigilli” al cantiere. Era stata costretta a rifare una serie di calcoli per l’abbattimento della vecchia struttura, perchè, incredibile a dirsi, manca il progetto di quel “mostro” di cemento, tirato su agli inizi delgi anni novanta, proprio con l’avallo di Ambrosio Agostino già sindaco all’epoca dei fatti.
Allora riprendono quota gli interrogativi diffusisi velocemente in paese. Salta ancora una volta il restailing di piazza Garibaldi? Il nuovo centro cittadino vedrà mai la luce? E’ vero che i tempi adesso si allungano a dismisura per questa querelle che va avanti ormai da oltre quattro anni. Da quando l’attuale amministrazione comunale, brava nei proclami, lanciò una campagna mediatica a largo raggio che pubblicizzava un mega progetto per la creazione di ben tre piazze nel centro cittadino. Vale a dire piazza Garibaldi, piazza Risorgimento e piazza Elena d’Aosta.
La ditta che ha vinto l’appalto per i lavori, dopo i primi scavi si sarebbe accorta che con i “carenaggi” da effettuare non sarebbe mai riuscita a coprire le nuove spese createsi con la prima tranche di 500 mila euro stanziati dal Comune di San Giuseppe Vesuviano. Che abbia deciso di gettare la spugna e accontentarsi di pagare la penale del precedente contenzioso apertosi con l’ente perché meno dispendioso del portare a termine il primo lotto dei lavori?
Succubi ignari di questa infinita telenovela sono gli esercenti del centro cittadino vesuviano, già alle prese con un pesante recessione economica, e oggi privati anche di quello che era diventato un impresentabile biglietto da visita per l’economia sangiuseppese sempre più abbandonata a se stessa.
La faccenda si presenta alquanto ingarbugliata e l’amministrazione mantiene uno strano riserbo. Una cosa è certa per i cittadini: “Qui non si riesce a portare mai nulla a termine. E che figuraccia vedere un concorso come Miss Italia relegato ai margini di un cantiere semi-abbandonato. Negativissima poi l’immagine per il nostro paese!”.
Intanto salta fuori, con le casse comunali piuttosto asfittiche, la denuncia di alcuni componenti della minoranza in consiglio comunale e cioè che i lavori in corso non corrisponderebbero alla ristrutturazione delle tre piazza così come previsto nel progetto, a suo tempo, approvato in consiglio comunale. Tutto adesso sembra essere rimandato ad altre date. Così si allungherà l’agonia di area da anni sottoposte ad un indescrivibile degrado perché abbandonate a se stesse e divenute luoghi per la tratta degli “schiavi” immigrati.