San Giuseppe Vesuviano - Solo pochi giorni di lavoro e la ditta ha messo i “sigilli” al cantiere? Salta così il restailing di piazza Garibaldi? Un fatto è certo gli operai hanno ripulito gli attrezzi, hanno chiuso il catafalco di assi in legno tirato su a protezione delle opere di scavo, e si sono trasferiti su un’altro cantiere. Il nuovo centro cittadino vedrà mai la luce? I tempi adesso si allungano a dismisura per questa querelle che va avanti ormai da oltre quattro anni. Da quando l’attuale amministrazione comunale, brava nei proclami, lanciò una campagna mediatica a largo raggio che pubblicizzava un mega progetto per la creazione di ben tre piazze nel centro cittadino. Vale a dire piazza Garibaldi, piazza Risorgimento e piazza Elena d’Aosta.

La ditta che ha vinto l’appalto per i lavori, dopo i primi scavi si sarebbe accorta che con il supplemento di interventi da effettuare non sarebbe mai riuscita a coprire le nuove spese createsi con la prima tranche di 500 mila euro stanziati dal Comune di San Giuseppe Vesuviano. Che abbia deciso di gettare la spugna e accontentarsi di pagare la penale del precedente contenzioso apertosi con l’ente perché meno dispendioso del portare a termine il primo lotto dei lavori?

Succubi ignari di questa infinita telenovela sono gli esercenti del centro cittadino vesuviano, già alle prese con un pesante recessione economica, e oggi privati anche di quello che era diventato un impresentabile biglietto da visita per l’economia sangiuseppese sempre più abbandonata a se stessa.

Intanto salta fuori, con le casse comunali piuttosto asfittiche, che i lavori in corso non corrispondono alla ristrutturazione delle tre piazza così come previsto dal progetto, a suo tempo, approvato in consiglio comunale. La consegna della sola piazza Garibaldi era prevista per il prossimo novembre.  

 

Tutto adesso sembra essere rimandato ad altre date. Così si allungherà l’agonia di area da anni sottoposte ad un indescrivibile degrado perché abbandonate a se stesse e divenute luoghi per la tratta degli “schiavi” extracomunitari.