San Giuseppe Vesuviano - Tribunale di Nola, processo ad Antonio Cutolo ed altri, nella sentenza pronunciata dal collegio giudicante, il presidente Salvatore D’Ambrosio ha respinto la richiesta di costituzione di parte civile avanzata a suo tempo dal Comune di San Giuseppe Vesuviano. Facciamo un passo indietro. Siamo in piena, giugno 2007, è in atto una acerrima campagna elettorale per il rinnovo del consiglio comunale sangiuseppese. E’ un testa a testa tra Bobbio, magistrato e il sindaco uscente Agostino Ambrosio. I toni sono alti. “Giggino palameccanica”, come si è ironicamente autodefinito il candidato a sindaco Luigi Bobbio, insiema ai vari Catapano, De Lorenzo, Andreoli, Casillo, organizza il comizio di chiusura della sua campagna elettorale.
Piazza Garibaldi, ore 23,05 circa, sul palco sale l’onorevole Nespoli, deputato di An, oggi anche sindaco Pdl di Afragola, è un fiume in piena, nel suo veemente e accorato discorso allude a collusioni tra la malavita organizzata e il Comune di San Giuseppe Vesuviano. Il sindaco querela il deputato (chiede un risarcimento di parecchie migliaia di euro), c’è il processo ai Cutolo sangiuseppesi, e lui si costituisce parte civile.
Il Comune di San Giuseppe Vesuviano avrebbe subito danni dall’azione di coloro che sarebbero coinvolti nel processo? Parrebbe proprio di no se si considera che venerdì 3 luglio per il Tribunale di Nola è da respingere la costituzione di parte civile avanzata proprio dal sindaco della cittadina vesuviana. E per la cronaca è caduta per molti degli imputati il reato associativo, una tesi sostenuta in aula dal Pubblico Ministero della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, Simona di Monte.
Non sappiamo a quanto ammontano le spese legali sborsate dal Comune (che poi sono le tasche dei contribuenti), considerato anche il risultato. Certo è che l’azione a suo tempo intrapresa in questo processo, e anche più volte fatto vanto da parte di qualcuno, ha prodotto una deposizione spontanea, a poche ore dalla sentenza, di Antonio Cutolo (per lui 20 anni), che fino a quel momento si era avvalso della facoltà di non rispondere, e che potrebbe aprire nuovi squarci, se non supplementi d’indagine che coinvolgerebbero amministratori e anche dipendenti del Comune di San Giuseppe Vesuviano.