San Giuseppe Vesuviano - Ancora un nulla di fatto dall’ultimo incontro tra amministrazione comunale e rappresentanti degli operatori ecologici che avanzano stipendi arretrati, vittime di un contenziosa tutt’ora aperto tra ditta e Comune. Il sindaco si trincera dietro al ”contenzioso con l’ex ditta appaltante (la San Marco, ndr) sostituita perchè priva della documentazione antimafia, (ma nessuno se ne accorso al momento del bando di gara?) quindi fin quando il procedimento è aperto niente soldi”. La San Marco si difende dicendo che, “avanza circa un milione di euro dal Comune per lavori straordinari effettuati su richiesta dell’ufficio ecologia, l’amministrazione non nega la giusta richiesta ma resta ferma nella convinzione di “pagare a seguito di sentenza giudiziaria”.
Una consuetudine tutta sangiuseppese che è costata il pagamento, come debito fuori bilancio, di una fattura di circa 450 mila euro lievitata poi a circa 900 mila alla SAI s.r.l., la ptecedente ditta appaltatrice del servizio n.u., che si vide anch’essa sciogliere il contratto per mancanza del certificato antimafia (sic!). In tutto questo a pagare il prezzo più alto sono solo i lavoratori stritolati in un meccanismo del quale sono totalmente estranei. Loro si sono alzati alle quattro del mattino per fare il loro dovere.
Per gli operatori ecologici agli stipendi arretrati si aggiunge anche una quota di TFR dovuta loro proprio dalla SAI s.r.l. e che pare sia rimasta incastrata proprio nel debito fuori bilancio di 900 mila euro. Non risulta che dei consiglieri comunali di maggioranza abbiano speso una parola per questi padri di famiglia che fanno un lavoro veramente duro e sacrificato, la riunione si è chiusa con un nulla di fatto nonostante le proteste dei rappresentanti sindacali.
Mimmo Russo