San Giuseppe Vesuviano - Vanno da Albanella in provincia di Salerno e Zungoli in provincia di Avellino, passando per Carbonara di Nola, Domicella, Montesarchio, Pontecagnano, Pimonte, San Vitaliano, Sarno e via, fino a centocinquanta. Sono i Comuni della Campania (oltre un milione e mezzo di cittadini) che praticano con successo la raccolta differenziata, superando il 35 per cento e arrivando anche al 90 per cento.
Oggi Napoli e provincia e parte della regione sono sommersi dai rifiuti, con danni economici, sociali e ambientali incalcolabili. Questa emergenza, che dura da almeno 14 anni, è lo specchio di mancate assunzioni di responsabilità nella gestione dei rifiuti nella nostra terra.
Questi dati dimostrano quello che da tempo Unapagina sostiene e cioè che noi stessi possiamo risolvere una parte consistente dell’emergenza rifiuti contando, per prima cosa, sulle nostre forze. Questi Comuni “virtuosi” chiedono certezze nella gestione integrata dei rifiuti, che parte dalla raccolta differenziata, il compostaggio della frazione organica e passa per il recupero energetico attraverso i termovalorizzatori/gassificatori, destinando alla discarica solo quanto non è utilizzabile.
Volete sapere cosa accade da noi? Per prima cosa gli amministratori comunali hanno imposto una supertassa sulla differenziata che la raccolta in se non ha mai praticato, basti chiedere alle tante famiglie sangiuseppesi che attendono pazientemente che i loro rifiuti differenziati siano ritirati dall’uscio di casa. La loro domanda è: che via hanno preso gli aumenti del 35 per cento di Tarsu?
Volete sapere cosa accade da noi? Per prima cosa i politici locali tendono a differenziarsi, e per farlo hanno imparato a memoria il motivetto che “la colpa e di Bassolino”, sarebbe meglio dire concorso di colpa!
Volete sapere cosa accade da noi? Qui si aspira ad accaparrasi sussidi di Regione e Provincia e per farlo si è capaci di tirare fuori dati che si riferirebbero a parcentuali di raccolta alquanto bugiardelli.
Volete sapere cosa dovrebbe, invece, accadere da noi? Con umiltà bisognerebbe dire: siamo pronti a dare la nostra collaborazione alle Autorità preposte, a prendere ad esempio le esperienze positive di questi 150 Comuni che sono campani, non del triveneto. In una parola sviluppare veramente la raccolta differenziata a San Giuseppe Vesuviano