spazzatura0112.JPGCumuli di spazzatura, alti anche tre metri e lunghi trenta. Fetore insopportabile che appesta le città ed i paesi di provincia. Milioni di euro sprecati in una raccolta differenziata tanto conclamata quanto vanificata dal mancato prelievo (a proposito dove andava a finire la raccolta differenziata quando, e se, la si faceva?). Centinaia di incendi appiccati all’immondizia non raccolta, capaci di appestare l’aria ed emettere esalazioni nocive alla salute. Milioni e milioni di euro profusi dall’erario per interventi eccezionali per la ccdd “emergenza rifiuti in Campania”.

Cittadini esasperati ed in rivolta contro la crescita di montagne di rifiuti, lasciati a marcire alle intemperie e capaci di contaminare zone salubri (quelle che sono rimaste). Politicanti e criminali in attesa di nuovi stanziamenti per allungare mani rapaci, aggiudicarsi gare di appalto ecc.: il fallimento completo di un ceto politico che ha mostrato decenni di insipienza, sprechi di danaro pubblico, connivenze illecite, e che oggi si diletta allo scaricabarile tra questo e quello, tra chi comandava prima e chi comanda oggi, tra comune, provincia, regione e governo centrale.

Al cittadino distratto, ma circondato dal segno dello sfacelo politico ed amministrativo, resta una sensazione di impotenza e l’attesa di una soluzione miracolistica che lo liberi dall’assedio dell’immondizia. E poco importa se altri cittadini saranno invasi da tonnellate di rifiuti che non hanno prodotto e che saranno costretti ad ingoiarsi perché l’emergenza aspetta una risposta. I sangiuseppesi saranno ben contenti se la loro spazzatura verrà sbarcata in qualche altro paese; e così i napoletani, gli ottavianesi, i sangiuseppesi, ecc.

Viviamo in un tempo in cui si pensa che basta allontanare i problemi anche solo di qualche metro. Trenta centimetri lontano dal mio culo accada quel che accada: è l’ideologia che predomina. Sono gli altri che debbono fare: gli amministratori, se no perché li abbiamo votati? Appunto perché? Bella domanda! Altre domande e prova di risposta. Ma perché tu hai votato il sindaco, il consigliere comunale, il presidente della provincia ed il governatore della regione. Certamente perché ti aveva persuaso il loro progetto di badare ai servizi pubblici (spazzatura, viabilità, trasporti, inquinamento ecc)? E quanti lo hanno fatto? 

Per andare restare più vicino: chi sono gli oltre duecento candidati delle fantasmagoriche liste della ultima campagna elettorale a San Giuseppe Vesuviano? Che fine hanno fatto queste lucciole apparse in una sola nottata e scomparse completamente dalla vita cittadina? Dove sono le giovani “mimose”? I giovani intraprendenti, i rinnovatori, che sono stati capaci solo di scegliersi un barbiere ed un buon fotografo per ben figurare sui cartelloni della pubblicità elettorale; ma prima si sono sbracati per chiedere il voto per il sindaco? 

Tu cittadino, oggi pieno di monnezza, hai forse votato per un programma amministrativo o per: tua nipote che te lo ha chiesto altrimenti non avrebbe avuto un posto da precaria al comune; tuo zio che vuole occupare i marciapiedi, costruire, sostare, senza fastidi dai vigili urbani; tuo figlio che si è messo in lista di attesa per una elemosina dal sindaco? Le cose sono come tu le hai volute; se te ne fotti e voti solo perché ogni cinque anni qualcuno te lo chiede, questo è il risultato. E intanto quelli che tu hai eletto fanno vincere i concorsi solo a coglioni raccomandati mentre i più bravi si debbono accontentare di essere i “primi non eletti”. Nominano primari ospedalieri i loro amici anche se sanno fare soltanto una fasciatura; fanno vincere le gare di appalto a chi è amico e versa un obolo per il ”partito”; e via (s)governando con rovina del territorio, mancanza di strutture, scuole fatiscenti, piccoli e grandi sorprusi ai danni di chi non elemosina, e tanta tanta monnezza per strada e nei palazzi del potere.

A questo proposito e tanto per capirci: il vero e più grande problema non è la monnezza già depositata; in qualche modo si farà e con un drappello di celere si metteranno a tacere cittadini e sindaci infoiati capipopolo dopo anni di strafottenza. Ma che succederà di quella che produciamo ogni giorno? Quali programmi ed idee ha capacità di partorire un gruppo di politicanti che intende la politica come mezzo per fare i cazzi suoi? Cosa aspetteremo che si rifaranno le montagne di spazzatura, che crollerà una scuola, che le strade saranno una variopinta raccolta di buche più o meno profonde per una nuova montagna di risarcimenti dalle nostre tasche per auto, veramente o truffaldinamente, danneggiate? Pensaci un attimo, e renditi conto che nessun padreterno (quello ha cose più importanti da fare) ha imposto sindaci, presidenti e governatori.

                                                                                     Duccio Della Fronte