imgp1013.JPGSan Giuseppe Vesuviano - Continua la guerra dei manifesti tra i partiti politici locali. E’ comparso il quarto dispaccio murale della serie di accuse e controaccuse fra i partiti di opposizione ed il gruppone di maggioranza. Definito dai vertici locali del partito di Fini, “un manifesto i cui contenuti sono di bassissimo profilo, rispetto alle nostre circostanziate accuse fatte a questa amministrazione comunale”.

Questa volta è l’intero gruppo di liste che hanno contribuito alla vittoria del sindaco A.A.A. a rispondere alle richieste di chiarimenti del manifesto firmato da Alleanza nazionale. La risposta è senza mezzi termini: “Vergognatevi” titola il manifesto, ricordando che An a Napoli, in Campania e a livello nazionale è insieme a F.I. nel tentativo di capovolgere il potere del centrosinistra. Si passa ad una serie di accuse rivolte agli attivisti di AN di San Giuseppe Vesuviano e si scorina poi una serie di elogi di tutte le manifestazioni folcloristiche  e mediatiche messe in atto negli ultimi sei anni dall’amministrazione comunale: zeppolate, festa della pasta, pacco dono agli ultraottantenni, miss e concorsi vari.

Dalla segreteria locale di An esce una “grande delusione per il tono e la forma usata da questo groviglio di simboli della maggioranza”,  e aggiungono, ”non abbiamo ricevuto nessuna risposta sui grandi temi denunciati sul  nostro manifesto”. Non è passato innosservato la mancanza di firme sotto al manifesto, e un’attivista di An ribatte “ma dove sono finiti i grandi elettori del sindaco?”.  Ribadendo che “An a San Giuseppe Vesuviano fa un’opposizione diversa dalla sinistra, un’opposizione intransigente al gruppo che fa capo ad Ambrosio, ma non al partito FI.

Resta comunque un mistero di come sia possibile che 12 liste, 241 candidati, circa 3600 firmatari a sostegno delle candidature e nessuno disposto a firmare un manifesto che sostiene a spada tratta l’operato di questa giunta. Il motivo va forse ricercato nella pessima tradizione sangiuseppese di brontolare a mezza bocca ma di non affrontare mai i problemi a viso aperto.

                                                                                                Mimmo Russo