Mio caro unico amico lettore, ben ritrovato. Mi racconti che i tuoi intereressi per la lettura hanno subito dei cambiamenti radicali. Ogni giorno sui giornali nazionali è pubblicato una sorta di bollettino di guerra sull’avanzare del fronte munnezza. A contrastarlo hanno mandato l’esercito. Così sulla parete della tua camera da letto hai steso una cartina, dove sono raffigurati tutti i paesi dell’area vesuviana interna, e come avanza l’esercito così tu appunti una bandierina. Sono quelle neroazzurre dell’Inter che tuo figlio minore usa per giocare a calciobalilla. Tua moglie dice che così non va bene, che bisogna utilizzare quelle azzurre del Napoli, perchè sostiene i rifiuti sono nostri, è giusto dargli una paternità, farli riconoscere, senza equivoci.
Mio caro unico amico lettore mi spieghi che le tue bandierine si sono fermate su Somma Vesuviana e non ti spieghi come mai non riesci ad andare più in là. Quando anche l’esercito arriverà qui hai già pronto un fosforescente scudetto tricolore da appuntare su San Giuseppe Vesuviano. Come mai nessuno parla di noi? Perchè mai tutti i giorni appaiono notizie sui paesi del circondario che tentano di ripulire le strade e di questo nostro paese non si sa niente?
Perchè noi siamo la terra di nessuno, mio caro unico amico lettore. Il paese dove tutto è ammesso. Dove i cittadini pagano oltre quattro milioni di euro all’anno, sono ligi al dovere, e la raccolta differenziata non l’hanno mai vista. Il paese dove il signore… degli anelli dice di avere le carte a posto e ha rivoltato la pizza, ha bacchettato i suoi concittadini, li ha ammoniti che non fanno la differenziata. Ha chiesto l’intervento dell’esercito per ripulire le strade. Intanto è impegnato a rispondere ai manifesti degli avversari politici. Propongo che tutti coloro che sono contro il modo di fare di questa amministrazione comunale, facciano un manifesto di protesta, uno alla settimana.
Al Comune per rispondere tempo da perdere ne hanno in quantità, basti vedere quello male utilizzato negli ultimi sei anni, ha portato il paese in una terra…di mezzo dove il degrado avanza inesorabilmente.