San Giuseppe Vesuviano - Da indiscrezioni di fonte autorevole apprendiamo che entro 48 ore in paese riprenderà lo smaltimento dei rifiuti. L’alto commissariato ha autorizzato il Comune a scaricare presso una discarica pubblica di Foggia, 50 tonnellate al giorno per venti giorni un tentativo per uscire dall’emergenza.
Attualmente se si tiene presente che a San Giuseppe Vesuviano si producono circa 35 tonnellate al giorno, abbiamo una giacenza stimata in 500 tonnellate, quindi occorreranno oltre 10 giorni per arrivare ad una parvenza di normalità. Se i cittadini intensificheranno la separazione dell’umido, rispettando i giorni stabiliti, il rientro sarà più veloce e contemporaneamente si permetterà ai mezzi del comune di poter pulire anche le località più isolate.
Da lunedi il Tribunale su invito del commissariato toglierà i sigilli a parte dell’area attualmente sequestrata di via Muscettoli, località Bonfiglio, a sinistra del ponte Anas per permettere al Comune di pavimentare l’area e creare delle vasche a tenuta per il percolato, affinchè vi siano parcheggiati fino a venti scarrabili pieni di rifiuti, tali da tamponare emergenze future che sono già previste, dato che la soluzione foggiana è solo temporanea. In quell’area persiste già un discarica-sarcofago che quotidianamente fuma diossina per i polmoni dei sangiuseppesi.
Con l’avvento del commissario De Gennaro si dà atto al piano Bertolaso che oltre a prevedere la riapertura di discariche provinciali obbliga i comuni a preparare un sito di stoccaggio temporaneo. Al tempo stesso i comuni sono obbligati a effettuare una raccolta differenziata nei prossimi 120 giorni, pena il commissariamento, sindaci e assessori si sono limitati a prenderne solo atto. E’ incredibile coloro che hanno preteso l’aumento della Tarsu, motivandolo con una raccolta differenziata mai partita, non hanno mosso un dito per risolvere il problema: è dovuto intervenire lo Stato.
Ancora non è chiaro quali interessi economici siano dietro questa ennesima crisi dei rifiuti. Non è possibile che dopo un mese circa di blocco totale, all’improvviso si trovi uno sbocco. In questo mese abbiamo respirato una tale quantità di diossina ed altri gas velenosi, senza un perchè. Eppure sarebbe bastato fare una seria raccolta differenziata per attenuare i disagi provocati dalla chiusura delle discariche.
I nostri Amministratori in questo mese drammatico hanno saputo solo fare un blitz l’ultimo dell’anno in via Mattiuli per stoccare 6 scarrabili (che sono ancora là) e affiggere due manifesti offensivi per la dignità dei cittadini: in uno invitavano a telefonare per gli ingombranti ad una ditta che non è più fornitore del Comune e nell’altro addossavano le loro responsabilità ai cittadini. Come si può chiedere di fare la differenziata quando si è tolto i contenitori gialli almeno 18 mesi fà? E le famiglie che differenziano attendono da sempre la rimozione dei rifiuti dall’uscio delle loco abitazioni.
mimmo russo